Gli architetti italiani sollecitano Governo e Parlamento a realizzare interventi legislativi più coordinati, finalizzati alla rigenerazione urbana e dei territori, con attenzione non solo ai terreni agricoli ma anche a quelli non coltivati o già urbanizzati.
«Abbiamo già espresso la nostra soddisfazione per l'iniziativa legislativa del Governo volta a limitare il consumo dei suoli agricoli che traccia la strada per un intervento di contenimento nell'uso dei suoli liberi, da tempo invocata dagli architetti italiani. Auspichiamo tuttavia che - in sede di approvazione del DDL da parte del Parlamento - vengano superati alcuni limiti presenti nella iniziativa, come quello che riserva la proposta di contenimento del consumo di suolo ai soli terreni agricoli, dimenticando quelli non coltivati; occorre, poi, incentivare con maggior forza il riuso dei terreni già urbanizzati e delle costruzioni esistenti, penalizzando fiscalmente gli interventi in suoli liberi». Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
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