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Professioni: architetti ad antitrust, proposte riforma lontane da realta'

 
Testata:
Adnkronos/Labitalia
 
Data:
08-10-2012
 
 

"La 'Proposta di riforma concorrenziale ai fini della legge annuale per il mercato e la concorrenza anno 2013' ancora una volta ricade nel vizio storico di affrontare il ruolo dei professionisti all'interno del mercato dei servizi sulla base di pregiudizi, non suffragati da ragioni ne' numeri". Cosi' Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, in una lettera aperta inviata al presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella. "Le ipotesi e le proposte contenute nel proposta - scrive - sono evidentemente lontane dalla realta', come se non ci fosse stata la riforma delle professioni e come se non fossero noti i dati statistici delle realta' professionali: evidentemente gli analisti dell'Antitrust ragionano per ipotesi oppure leggono esclusivamente le analisi di chi, come l'Istituto Bruno Leoni, usa come termini di paragone, tra tutti i Paesi del mondo, esclusivamente la Gran Bretagna, considerata il 'paradiso' della liberta' economica (come lo scandalo Libor ben dimostra)". "L'annosa questione delle tariffe - continua la lettera - e' superata dal dpr di attuazione della riforma delle professioni di questo governo; basta leggere con attenzione il rapporto sullo stato della professione di architetto del Cresme, cosi' come altri analoghi di altre professioni, per avere contezza di una realta' professionale nella quale i redditi medi degli architetti valgono 35mila euro e l'uso della tariffa e' da tempo diventato obsoleto, in un mercato sempre piu' simile a una giungla".
"Nell'occasione, pero', - continua ancora - chiediamo cortesemente di farci sapere che intenzioni ha l'Antitrust rispetto alle forme ingannevoli di pubblicita' e l'evidente dumping di fenomeni come Groupon, che vi abbiamo segnalato senza avere risposta. Chiediamo anche come l'Antitrust possa stare in un assordante silenzio quando societa' pubbliche (regionalizzate, municipalizzate, universita') finanziate con le nostre tasse ci fanno concorrenza sleale ottenendo incarichi di progettazione senza gara". "Chiediamo, infine, come l'Antitrust - scrive ancora Leopoldo Freyrie - possa tacere davanti a norme di selezione per gli incarichi pubblici di architettura in cui i requisiti sono tali da ridurre i concorrenti a poche decine di soggetti e davanti a una Pa che mette a base di gara importi che sono un clamoroso invito al dumping". "Vi invitiamo - conclude la lettera - senza ledere in alcun modo la vostra autonomia, a confrontarvi con noi, ad acquisire i dati che possediamo, ad esaminarli e a discuterli pubblicamente, senza pregiudizi e con senso del realismo, perche' non state trattando con societa' anonime capitalizzate, bensi' con persone che ogni giorno si battono per guadagnarsi il pane, cercando pure di perseguire la qualita' dei loro progetti nella speranza che ne abbia vantaggio la comunita'. Quanto al decoro e alla dignita', siamo consapevoli che si tratta di termini ottocenteschi e desueti: ma questo Paese ne ha molto, molto bisogno".

 
 
 
 
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