Melandri al Maxxi, è polemica «No a una nomina politica»

Lorenzo Ornaghi, ministro per i Beni e le attività culturali, nomina Giovanna Melandri (che occupò il suo posto nei due governi D'Alema tra l'ottobre 1998 e il giugno 2001) nuovo presidente della Fondazione Maxxi, il museo nazionale di arte del XXI secolo, dopo i cinque mesi del discusso commissariamento. E le reazioni si dividono a metà. Da una parte gli addetti ai lavori, per esempio i direttori dei musei di arte contemporanea, entusiasti. Dall'altra la politica che contesta sia Ornaghi che Melandri, dal centrodestra così come da Sinistra e libertà o da Italia dei valori.
Gli attacchi politici sono talmente forti, eterogenei e numerosi che Ornaghi, nella serata di ieri, sente il bisogno di chiarire il senso della scelta tentando di sottrarla al sospetto di «salvataggio» di un esponente Pd in uscita dalla politica attiva: «Ho scelto come nuovo presidente del Maxxi il ministro per i Beni culturali che ha avuto il merito di avviarne il progetto e intuirne le potenzialità. Ritengo che attingere alle competenze acquisite e consolidate sia il modo migliore per guardare al futuro. Giovanna Melandri, in modo particolare, possiede anche una conoscenza di quei meccanismi internazionali, che sono essenziali per il rilancio di questa straordinaria istituzione culturale». E al ministero sottolineano che la carica non comporta alcun compenso.
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Invece il mondo dell'arte contemporanea applaude senza condizioni. Molto chiara la nota dell'Amaci, l'Associazione dei musei di arte contemporanea italiani, presieduta da Beatrice Merz rivolge gli auguri di buon lavoro a Melandri e «auspica che questa nuova gestione, guidata da colei che nel 1999 ha dato vita al primo nucleo del Maxxi, sia in grado di portare il Museo nazionale delle arti del XXI secolo al raggiungimento degli ambiziosi traguardi, collocandolo tra i principali musei d'arte contemporanea europei e internazionali». Dello stesso tono il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori: «Soddisfazione per questa nomina, ci auguriamo che la nuova presidenza implementi le iniziative che il museo ha perseguito fin dalla sua fondazione».