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CNAPPC
 

Recepita la direttiva sul ritardo pagamenti, l'edilizia resta fuori

 
Testata:
edilportale.com
 
Data:
02-11-2012
 
Autore:
Paola Mammarella
 
 

A partire dal primo gennaio scattano regole più restrittive sui tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni alle imprese, che non includerebbero però il settore dei lavori pubblici. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto che recepisce la Direttiva 2011/7/Ue.
Le nuove regole per i pagamenti
Si applicherà ai contratti conclusi dal primo gennaio 2013 la nuova disciplina in base alla quale le Pubbliche Amministrazioni dovranno pagare i fornitori e i prestatori di servizi entro 30 giorni. Sono ammesse proroghe a 60 giorni in alcuni casi particolari, decorsi i quali si applica un tasso di interesse base maggiorato dell'8%.
Nelle transazioni tra privati è invece assicurata maggiore libertà. Sottoscrivendo un contratto scritto, si potrà infatti decidere di superare la soglia massima di 60 giorni per il pagamento.
(...)
Duro inoltre il punto di vista dei progettisti. Secondo il Cnappc, "gli architetti italiani vantano crediti per circa 500 milioni di euro sul totale di circa 2 miliardi che lo Stato deve al comparto della progettazione delle opere pubbliche". Come emerge dai dati riportati dal Consiglio degli architetti, "secondo la Banca d'Italia, inoltre, l'ammontare dei debiti non pagati nel 2011 dalla PA è stato pari a 70 miliardi di euro. Nel solo settore delle opere pubbliche si stima che la dimensione finanziaria dei ritardi di pagamento della P.A. alle imprese che realizzano lavori pubblici sia in costante crescita ed abbia raggiunto ormai 19 miliardi di euro sul totale dei 70 miliardi".
(...)

 
 
 
 
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