Ritardo pagamenti: ok al decreto, esclusi i lavori pubblici

Ok definitivo al decreto che recepisce la Direttiva 2011/7/Ce sul ritardo nei pagamenti della Pubblica Amministrazione. Il presidente della Repubblica ha firmato il testo approvato a fine ottobre dal Consiglio dei Ministri, che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni.
La versione firmata dal Capo dello Stato sembra essere identica a quella uscita dal CdM, in base alla quale le Amministrazioni dovranno pagare i fornitori e i prestatori di servizi entro 30 giorni. Sono ammesse proroghe a 60 giorni in alcuni casi particolari, decorsi i quali si applica un tasso di interesse base maggiorato dell'8%. Le regole si applicheranno ai contratti conclusi dal primo gennaio 2013.
Sarebbe quindi confermata l'esclusione dei lavori pubblici dalle norme per arginare i ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione, anche se per la conferma definitiva si dovrà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
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Il recepimento incompleto della direttiva europea ha già suscitato le proteste di Ance, Confindustria e Consiglio nazionale degli architetti. Secondo l'associazione nazionale dei costruttori edili, l'esclusione delle costruzioni è inaccettabile perché i ritardi nei pagamenti hanno già causato il fallimento di molte imprese.
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