Nell'ambito dell'esame del decreto Sviluppo bis (Dl n. 179/2012), la Commissione Industria del Senato ha bocciato la proposta di estendere ai professionisti le misure su certificazione e compensazione dei crediti con Enti locali, Regioni ed Enti sanitari.
"Ancora una volta i professionisti italiani sono considerati figli di un Dio minore! Siamo, infatti, fortemente delusi per il fatto che in sede di conversione del Decreto legge Sviluppo in virtù di un intervento dei relatori del provvedimento - i senatori Bubbico e Vicari - i liberi professionisti non sono ammessi alla compensazione dei crediti con la P.A. Si tratta - se confermata anche dall'Aula - di una decisione molto grave perché, oltre ad essere ostaggi di una Pubblica Amministrazione che impiega anche due anni per approvare un progetto, lo siamo anche della sua insolvenza, magari dopo aver avuto accesso ai fondi comunitari proprio grazie al nostro lavoro", commenta il Consiglio nazionale degli architetti (Cnappc).
Secondo gli architetti, l'argomentazione circa il fatto che non vi sarebbe copertura economica "è assolutamente strumentale: sarebbe stato sufficiente non procedere - come oltretutto chiedeva l'Europa - all'allungamento di ben trent'anni delle concessioni sulle spiagge senza procedere ad una gara dalla quale si sarebbe recuperate risorse".
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