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Elezioni: architetti ai candidati, è giunta l'ora di rigenerare Italia, smettere di consumare suolo, recuperare vaste parti città abbandonate

 
Testata:
Adnkronos
 
Data:
13-02-2013
 
 

"E' giunta ora di rigenerare l'Italia". E' questo il monito lanciato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in vista delle prossime elezioni politiche che ''si celebrano nel pieno di una profonda crisi politica ed economica, mentre i cittadini sono apparentemente rassegnati ad affrontare anni difficili, guidati da una classe politica incapace di progettare un futuro migliore, intenta com'e' a ragionare su se stessa, in un mondo a parte''. Par gli architetti italiani ''da questa condizione si esce con le idee, il coraggio e la perseveranza, assumendosi la responsabilita' di progetti innovativi, in sinergia con le comunita' che compongono la societa' italiana, per risollevare una Nazione piegata su se stessa, bloccata dalle contrapposizioni istituzionali e da un delirio normativo i cui fini sono ormai indecifrabili: da qui nasce l'esigenza di un piano di rigenerazione urbana sostenibile, spostando risorse dalle grandi infrastrutture alle citta', vero cuore della nazione e dell'economia, perche' solo una politica seria di riuso porta a risparmi veri e alla crescita economica, culturale e sociale indispensabile all'Italia''. E' necessario, continua il Consiglio Nazionale che ''il prossimo Parlamento e il prossimo Governo concentrino sulle citta' un'azione integrata di rigenerazione, che metta a sistema progetti innovativi di riuso radicale delle aree urbane. Serve, tra l'altro, smettere di consumare suolo e recuperare quelle vaste parti delle citta' abbandonate; assicurare agli italiani case sicure, abitabili, efficienti e belle, anche demolendo e ricostruendo; incentivare i risparmi energetici ed idrici, la messa in sicurezza sismica, razionalizzare il ciclo dei rifiuti fin dentro casa, realizzare infrastrutture digitali utili a ridurre la mobilita' tradizionale''. Occorre, poi, sottolinea il Consiglio Nazionale, ''razionalizzare subito l'insieme delle norme che regolano le costruzioni, ormai incomprensibili, contradditorie, affastellate in migliaia di regole, provvedendo ad approvare una legge urbanistica nazionale adeguata alla realta', declinabile regionalmente, ma sulla base di un progetto per il territorio italiano''. L'apparato normativo che ci affligge, aggiunge, ''ha prodotto come risultati una pessima qualita' delle costruzioni, il massacro del paesaggio, l'inadeguatezza ai terremoti, le pessime condizioni del patrimonio monumentale, un approccio burocratico che punisce gli investimenti onesti e favorisce il sistema delle tangenti''. Sono i bisogni dei cittadini, per il Consiglio Nazionale, ''che devono stare al centro delle attenzioni della politica. Le leggi e i regolamenti dell'edilizia dovrebbero rendere possibile a tutti di migliorare il proprio abitare, rispettando i diritti degli altri e quelli dell' ambiente, garantendo sicurezza e salute, promuovendo la qualita'. Rendere obbligatorio per ogni casa dove vivono o lavorano i cittadini il 'libretto dell'edificio' consentirebbe a tutti di essere consapevoli e responsabili della sicurezza dell'abitare, dei consumi, del rispetto delle regole, della manutenzione necessaria perche' le case vivano piu' a lungo''. Gli architetti italiani, conclude, ''sono pronti a fare la loro parte con idee, serieta', competenza tecnica e con la passione culturale che li caratterizza. Sono pronti a mettere il loro sapere a disposizione della comunita' dei cittadini italiani per rigenerare e difendere questo luogo bellissimo e complesso che e' l'Italia. Ad ognuno dei candidati premier alle elezioni politiche nazionali chiedono di sottoscrivere questi intenti, di assumersene la responsabilita' in Parlamento o al Governo e di operare con coraggio e serieta', rispondendo, con coerenza delle loro azioni''.

 
 
 
 
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