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CNAPPC
 

Autonomi. Gli architetti «progettano» la frattura

 
Testata:
Corriere Economia
 
Data:
04-03-2013
 
Autore:
Isidoro Trovato
 
 

L'annuncio, nel suo genere, ha quasi del clamoroso: mentre il mondo delle professioni cerca si compattarsi e rinserrarsi davanti alla politica, gli architetti decidono di abbandonare il Coordinamento unitario delle professioni (Cup). Una decisione inaspettata che adesso pone il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori al di fuori dell'associazione che riunisce tutte le categorie ordinistiche.
«Nel tempo si è creata una grande distanza tra la realtà e i coordinamenti tra le professioni - afferma Leopoldo Freyrie, presidente degli architetti -. Non fa che approfondire il solco che ci divide dai cittadini ed emarginare i professionisti italiani dal mercato. Non a caso, negli ultimi mesi, si è evidenziata l'incapacità da parte dell'insieme delle professioni, peraltro divise in due diversi coordinamenti, di affrontare con proposte davvero innovative e integrate la crisi che colpisce l'Italia; di mettere in mora chi ha responsabilità di governo con progetti strutturati, realizzabili e sostenibili; di collegarsi stabilmente con tutti i soggetti economici e sociali del paese; di organizzare servizi integrati di sostegno ai cittadini e ai professionisti. La volontà di alcuni di noi di perseguire questa via è rimasta isolata».
(...)
Reazioni e proposte
Nel contesto professionale questo passo indietro polemico è stato vissuto con un po' di fastidio e qualche ironia: per esempio sul fatto che gli architetti non è che abbiano proprio riempito di progetti riformatori le scrivanie dei politici. «Non è vero - obietta Freyrie - noi proponiamo da tempo un progetto integrato sull'habitat, capace di mettere assieme la rigenerazione degli spazi pubblici con il ciclo virtuoso dei rifiuti; il risparmio energetico e idrico con la qualità dell'architettura; la mobilità intelligente con la sicurezza delle case, dimostrando, se mai ce ne fosse ancora bisogno,- che rigenerazione e sviluppo vanno a braccetto, che un habitat migliore è anche un fruttuoso investimento economico. Con i professionisti invece nessuna acredine, il Consiglio nazionale architetti continuerà a collaborare e ad aiutare tutte le iniziative di vera integrazione professionale, in tutte le sedi nazionali così come nei Cup territoriali, che in varie realtà dimostrano come un lavoro serio sulla sostanza e non sulla forma, finalizzato al lavoro e al servizio ai cittadini, porti a risultati politici di assoluta rilevanza».
Se poi invece la questione sia legata a poltrone, visibilità, criteri di gestione di potere o antagonismo con altre realtà del mondo professionale (tecnico) sarà il tempo a suggerirci la risposta esatta.

 
 
 
Comunicati Stampa del CNAPPC sull'argomento
 
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