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Imprese: architetti, delusi su debiti Pa, montagna partorisce topolino

 
Testata:
Adnkronos
 
Data:
22-03-2013
 
 

''Dal Governo e' arrivato un primo, piccolo ma ancora insufficiente segnale in tema di pagamento degli arretrati della Pubblica Amministrazione. Serve attendere l'articolazione precisa del provvedimento, ma se rimarranno confermate le indiscrezioni che circolano in queste ore si puo' ben dire che la montagna ha partorito il classico topolino''. Cosi' il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. ''Assolutamente inaccettabile che si preveda di trascinare questa situazione fino alla fine dell'anno -dicono ancora gli architetti- perche' per quella data si registrera' semplicemente la morte di migliaia di studi professionali di architettura, che gia' ora vantano crediti per oltre settecento milioni di euro, con conseguenze drammatiche per le loro famiglie''. Al danno, conclude il Consiglio Nazionale, ''si aggiungono ancora una volta le beffe: i professionisti non accedono al credito come le imprese e questo rende ancora piu' insostenibile la gia' drammatica situazione; il Governo si renda conto, una volte per tutte, sia del ruolo economi sociale che svolgono i liberi professionisti italiani, sia delle loro difficolta' e acceleri dunque i tempi per il loro sostegno; l'adozione di comportamenti dilatori suonerebbe infatti incomprensibile dal punto di vista sociale e irridente verso quanti vedono la propria vita professionale ridotta al lumicino''.

Il comunicato nel lancio dell'Agenzia ilVelino/AGV NEWS:
Debiti Pa, Consiglio nazionale Architetti: la montagna ha partorito un topolino
"Dal governo e' arrivato un primo, piccolo ma ancora insufficiente segnale in tema di pagamento degli arretrati della Pubblica Amministrazione. Serve attendere l'articolazione precisa del provvedimento, ma se rimarranno confermate le indiscrezioni che circolano in queste ore si puo' ben dire che la montagna ha partorito il classico topolino". Cosi' il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. "Assolutamente inaccettabile che si preveda di trascinare questa situazione fino alla fine dell'anno - dicono ancora gli architetti - perche' per quella data si registrera' semplicemente la morte di migliaia di studi professionali di architettura - che gia' ora vantano crediti per oltre settecento milioni di euro - con conseguenze drammatiche per le loro famiglie. Al danno  si aggiungono ancora una volta le beffe: i professionisti non accedono al credito come le imprese e questo rende ancora piu' insostenibile la gia' drammatica situazione; il governo si renda conto, una volte per tutte, sia del ruolo economico e sociale che svolgono i liberi professionisti italiani, sia delle loro difficolta' e acceleri dunque i tempi per il loro sostegno; l'adozione di comportamenti dilatori suonerebbe infatti incomprensibile dal punto di vista sociale e irridente verso quanti vedono la propria vita professionale ridotta al lumicino" conclude il Consiglio Nazionale.

 
 
 
 
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