salta ai contenuti
 
CNAPPC
 

Suolo. Architetti: con DL Fare edilizia a centro azione governo, soddisfazione per consumo e riuso patrimonio immobiliare

 
Testata:
DIRE
 
Data:
17-06-2013
 
 

"Finalmente un atto di politica economica e di sviluppo, cui va tutto l'apprezzamento degli architetti italiani, che riporta l'edilizia al centro dell'azione dell'esecutivo per ridare slancio ad un settore economico fondamentale per un effettivo rilancio del Paese". Cosi' il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori sul 'decreto Fare' approvato dal Consiglio dei ministri.
"Particolare soddisfazione va espressa per il varo del disegno di legge sul consumo del suolo e sul riuso, affinche' le politiche di rigenerazione urbana e dei territori tornino ad essere al centro delle strategie di sviluppo dell'Italia".
Ora, "serve un raccordo costante ed un lavoro comune tra governo e Parlamento in sede di approvazione del disegno di legge, in particolare con la commissione Ambiente della Camera che sta gia' lavorando su questi stessi temi- proseguono gli architetti- cosi' come una capacita' di ascolto di quanti chiedono venga messo a frutto il lungo lavoro sin qui fatto per arrivare a disporre di testi normativi che integrandosi con il nuovo provvedimento del governo consentano di disporre di norme cogenti con procedure di attuazione rapide ed efficaci".
Gli architetti italiani, poi, ricordano che "e' molto importante integrare le strategie di riduzione di consumo del suolo e di rigenerazione delle aree urbanizzate: entro aprile 2014 i Paesi dell'Unione dovranno proporre le proprie strategie di rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato ai fini energetici, con piani triennali che non possono non essere coordinati in un'unica politica nazionale sulle citta', la difesa dei suoli, la valorizzazione dei beni ambientali e monumentali".


Il comunicato nel lancio dell'Agenzia AGENPARL:
DL Fare: architetti, bene riportare edilizia al centro azione Governo
 "Finalmente un atto di politica economica e di sviluppo - cui va tutto l'apprezzamento degli architetti italiani - che riporta l'edilizia al centro dell'azione dell'Esecutivo per ridare slancio ad un settore economico fondamentale per un effettivo rilancio del Paese." Così il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori sul Decreto Fare approvato dal Consiglio dei Ministri. "Particolare soddisfazione va espressa per il varo del disegno di legge sul consumo del suolo e sul riuso: viene finalmente riconosciuto il lavoro analitico e propositivo durato tre anni che il Consiglio nazionale degli architetti ha compiuto assieme ad Ance e Legambiente - e con la collaborazione di Unioncamere e Confcommercio - affinchè le politiche di rigenerazione urbana e dei territori tornino ad essere al centro delle strategie di sviluppo dell'Italia". "Serve ora - prosegue il Consiglio nazionale degli architetti - un raccordo costante ed un lavoro comune tra Governo e Parlamento in sede di approvazione del disegno di legge, in particolare con la Commissione Ambiente della Camera che sta già lavorando su questi stessi temi; così come una capacità di ascolto di quanti - come gli architetti italiani - chiedono venga messo a frutto il lungo lavoro sin qui fatto per arrivare a disporre di testi normativi che integrandosi con il nuovo provvedimento del Governo consentano di disporre di norme cogenti con procedure di attuazione rapide ed efficaci". Per gli architetti italiani è  molto importante integrare le strategie di riduzione di consumo del suolo e di rigenerazione delle aree urbanizzate - ricordando che entro l'aprile del 2014 i Paesi dell'Unione dovranno proporre all'UE le proprie strategie di rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato (Direttive 27/2012) ai fini energetici - con piani triennali che non possono non essere coordinati in un'unica politica nazionale sulle città, la difesa dei suoli, la valorizzazione dei beni ambientali e monumentali. "In questo senso il rilancio del "Piano Città" deve uscire dalla logica dell'occasionale per sperimentare progetti di riqualificazione urbana coerenti con le strategie a medio termine. Il Consiglio nazionale degli architetti ha già prodotto puntuali analisi sullo stato delle città e dei territori, assieme a proposte capaci di riattivare il mercato privato in cooperazione con la componente pubblica" "Gli architetti italiani mettono a disposizione della comunità dei cittadini e della politica tutti questi elementi anche perché l'Italia non perda quell'occasione fondamentale rappresentata dal semestre di Presidenza italiana dell'Unione, a partire da giugno 2014, durante la quale il nostro Paese dovrà dimostrare di aver avviato politiche ambientali e urbane serie e realizzabili."
 
Il comunicato nel lancio dell'Agenzia Adnkronos:
DL Fare: architetti, bene riportare edilizia a centro azione Governo; su consumo suolo riconosciuto nostro lavoro per le politiche di riuso
"Finalmente un atto di politica economica e di sviluppo, cui va tutto l'apprezzamento degli architetti italiani, che riporta l'edilizia al centro dell'azione dell'Esecutivo per ridare slancio ad un settore economico fondamentale per un effettivo rilancio del Paese". Cosi' il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori commenta il decreto Fare approvato dal Consiglio dei Ministri. "Particolare soddisfazione -continuano gli architetti- va espressa per il varo del disegno di legge sul consumo del suolo e sul riuso: viene finalmente riconosciuto il lavoro analitico e propositivo durato tre anni che il Consiglio nazionale degli architetti ha compiuto assieme ad Ance e Legambiente, e con la collaborazione di Unioncamere e Confcommercio, affinche' le politiche di rigenerazione urbana e dei territori tornino ad essere al centro delle strategie di sviluppo dell'Italia". "Serve ora -prosegue il Consiglio nazionale degli architetti- un raccordo costante ed un lavoro comune tra Governo e Parlamento in sede di approvazione del disegno di legge, in particolare con la Commissione Ambiente della Camera che sta gia' lavorando su questi stessi temi; cosi' come una capacita' di ascolto di quanti, come gli architetti italiani, chiedono venga messo a frutto il lungo lavoro sin qui fatto per arrivare a disporre di testi normativi che integrandosi con il nuovo provvedimento del Governo consentano di dispordisporre di norme cogenti con procedure di attuazione rapide ed efficaci
Per gli architetti italiani "e' molto importante integrare le strategie di riduzione di consumo del suolo e di rigenerazione delle aree urbanizzate - ricordando che entro l'aprile del 2014 i Paesi dell'Unione dovranno proporre all'UE le proprie strategie di rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato (Direttive 27/2012) ai fini energetici - con piani triennali che non possono non essere coordinati in un'unica politica nazionale sulle citta', la difesa dei suoli, la valorizzazione dei beni ambientali e monumentali". "In questo senso -sottolineano gli architetti- il rilancio del 'Piano Citta'' deve uscire dalla logica dell'occasionale per sperimentare progetti di riqualificazione urbana coerenti con le strategie a medio termine. Il Consiglio nazionale degli architetti ha gia' prodotto puntuali analisi sullo stato delle citta' e dei territori, assieme a proposte capaci di riattivare il mercato privato in cooperazione con la componente pubblica". "Gli architetti italiani mettono a disposizione della comunita' dei cittadini e della politica tutti questi elementi anche perche' l'Italia non perda quell'occasione fondamentale rappresentata dal semestre di Presidenza italiana dell'Unione, a partire da giugno 2014, durante la quale il nostro Paese dovra' dimostrare di aver avviato politiche ambientali e urbane serie e realizzabili" conclude il Consiglio nazionale degli architetti.

 
 
 
Comunicati Stampa del CNAPPC sull'argomento
 
Area Riservata
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
torna ai contenuti torna all'inizio