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CNAPPC
 

Stop consumo di suolo con riqualificazione

 
Testata:
Il Sole 24Ore
 
Data:
18-06-2013
 
Autore:
Giorgio Santilli
 
 

Il Governo rilancia la legge sul contenimento del consumo di suolo con il disegno di legge approvato sabato scorso, ma il vero rischio per un provvedimento - che tutte le forze politiche dicono essere necessario - è l'ingorgo. Il progetto governativo dovrebbe aggiungersi, infatti, alle proposte di legge già presenti alla Camera, quella firmata dall'ex ministro dell'Agricoltura e ora deputato di scelta civica, Mario Catania, e quella firmata dal presidente della commissione Ambiente, il pd Ermete Realacci. La prima è all'esame delle commissioni congiunte Agricoltura e Ambiente, mentre l'esame della seconda è già partito nella sola commissione Ambiente. La corsa ad acquisire la competenza del provvedimento non rispecchia solo un formale conflitto, ma due visioni parzialmente diverse del problema: per la proposta Catania, come era già in origine, l'unico obiettivo importante è contenimento dell'uso del suolo agricolo; la proposta Realacci afferma, invece, contemporaneamente la limitazione del consumo di suolo (non solo agricolo) e l'affermazione di una politica prioritaria di riqualificazione e riuso delle aree costruite.
(...)



Gli architetti: «Bene il disegno di legge»
Consumo del suolo: finalmente riconosciuto il lavoro di tre anni del Consiglio nazionale con Ance e Legambiente e con la collaborazione di Unioncamere e Confcommercio.

«Finalmente un atto di politica economica e di sviluppo - cui va tutto l'apprezzamento degli architetti - che riporta l'edilizia al centro dell'azione dell'Esecutivo per ridare slancio a un settore economico fondamentale per un effettivo rilancio del Paese». Così il Consiglio nazionale degli architetti sul decreto approvato dal Consiglio dei ministri. «Particolare soddisfazione per il varo del disegno di legge sul consumo del suolo e sul riuso: viene finalmente riconosciuto il lavoro di tre anni che il Consiglio nazionale ha compiuto assieme ad Ance e Legambiente e con la collaborazione di Unioncamere e Confcommercio».

 
 
 
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