FINCO (Federazione Industrie, Prodotti,Impianti, Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni) hascritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per evidenziare "le gravissime conseguenze discendenti dalla firma del DPR in materia di appalti che dovrà recepire un Parere (coneffetto vincolante) reso dal Consiglio di Stato il 26 giugno u.s., sul ricorso presentato da dieci grandi imprese e dall'Associazione delle imprese generali, i cui effetti comporteranno uno stravolgimento nell'intero settore delle costruzioni in Italia". Trattandosi di un atto della Magistratura Amministrativa, FINCO propone che "prima della firma del DPR da parte del presidente Napolitano, vengano accuratamente analizzati gli impatti e le implicazioni sulle imprese del settore delle costruzioni e prevista idonea copertura normativa per la 'vacatio legis' chel'atto di recepimento comportera'". "Le ripercussioni sul tessuto imprenditoriale, conseguente alla firma del DPR, potranno essere molto gravi - spiega Carla Tomasi, Presidente Finco - ed in particolare esse determineranno una intensificazione esponenziale del ricorso al subappalto privo di qualificazione con un pesante abbattimento della qualità complessiva delle opere, venendo meno il legame ora previsto tra le opere stesse e le imprese qualificate che posseggono l'idonea capacità tecnica ad eseguirle. Questo metterà a rischio ben diciassettemila imprese specialistiche, dove trovano impiego oltre duecentomila occupati (senza considerare l'indotto), che negli ultimi decenni hanno fortemente investito in attrezzature, formazione ed innovazione".
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