Partirà il 20 settembre la seconda edizione del corso organizzato dalla Fondazione dell'Ordine degli Architetti PPC di Milano.
Ispirato dal lavoro del professore dell'Architectural Association Trevor Flynn, il workshop non si propone di insegnare a disegnare nel modo classico - ma, partendo dall'idea che il disegno è innato in noi come il linguaggio, vuole aiutare i partecipanti a 'aprire i varchi', a ritrovare la confidenza e il piacere di disegnare, nella coscienza del fatto che il disegno rimane uno strumento di riflessione fondamentale per la professione, specialmente nei nostri tempi di alta intensità. Il disegno a mano libera sta vivendo una rinascita.
Messo in disparte dall'uso estensivo del computer, questa abilità fondamentale in altri tempi per la professione - e chi, discretamente, ha portato molti di noi a diventare architetti - sembrava rilegata alla storia come i rapidograf e le righe a T.
Invece, sempre di più, gli architetti capiscono quanto il disegno sia ancora importante.
Perché è il collegamento più veloce e più semplice tra cervello e carta.
Perché è uno strumento di dialogo in tempo reale, davanti al cliente o sul cantiere.
Perché, con la sua imprecisione, riesce suggerire l'impatto d'un progetto o d'un dettaglio in modo intuitivo - più o meno il disegno a mano è per i render come un libro per un film.
Perché col tempo si capisce che non c'è conflitto tra l'uso delle tecnologie digitali e il disegno a mano libera, anzi sono complementari.
Il modulo di adesione va inviato via fax al n. 02/62534209 entro il 10 settembre 2013.