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Legge di stabilità: Stadi, Architetti "no ai 45 milioni per Fondo

 
Testata:
il ghirlandaio.com
 
Data:
27-11-2013
 
Autore:
Giusy Iorlano
 
 

Il nodo stadi passa alla Camera. Il Governo ha deciso di stralciare parte dell'emendamento sugli stadi dalla legge di stabilità che avrebbe dovuto favorire nuove costruzioni sportive da parte dei privati, la sburocratizzazione delle pratiche per la realizzazione di nuovi impianti (entro 15 mesi dalla richiesta) e l'apertura all'interno degli stessi di veri e propri spazi commerciali, oltre ad aprire la strada alla possibilità di edificare case anche in zone non limitrofe agli impianti come "camera di compensazione" per chi investiva nella costruzione di stadi, palazzetti o impianti sportivi in generale. Proprio questa norma aveva creato i malumori degli ambientalisti, ma anche di parte del Pd, insieme a Sel, M5S contro il rischio di speculazione edilizia, costringendo l'esecutivo ad un dietrofront, almeno parziale. Ma nonostante il passo indietro la questione continua ad essere accesa.  Intervistato da Il Ghirlandaio, il presidente del consiglio nazionale degli architetti, Leopoldo Freyrie dice: "E' stato perso il senso delle priorità, meglio destinare i 45 milioni per il Fondo al sostegno della rigenerazione del patrimonio edilizio". Il governo, infatti, ha deciso di mantenere il finanziamento "per ristrutturazioni e messa in sicurezza di impianti": 10 milioni per il prossimo anno, 15 per il 2015 e 20 per il 2016. In pratica 45 milioni di euro in tre anni per il Fondo di garanzia presso l'istituto del credito sportivo per la fornitura di garanzia sussidiaria a quella ipotecaria per i mutui relativi alla costruzione, all'ampliamento, all'attrezzatura, al miglioramento o all'acquisto di impianti sportivi. La stessa bozza prevede che l'istituto per il credito sportivo amministri questi nuovi fondi in gestione separata in base a criteri approvati con un decreto del presidente del Consiglio, sentiti il ministero dell'Interno e quello delle Infrastrutture, "tenendo conto dell'esigenza di assicurare interventi per la sicurezza strutturale e funzionale degli impianti sportivi e la loro fruibilità, nonché per il loro sviluppo e ammodernamento".
(...)

 
 
 
 
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