Senatori a Vita: Renzo Piano, Architetti, Consiglio Nazionale, "stupore e incredulità per riserve su sua nomina"Roma, 5 dicembre 2013. Stupore e incredulità del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, per le riserve, formali e di merito, che alcuni parlamentari hanno espresso sulla legittimità della nomina di Renzo Piano a Senatore a vita.
Come quasi tutti sanno - ma, evidentemente, non i parlamentari che hanno proposto il ricorso contro la sua nomina - Renzo Piano è uno dei più famosi e stimati architetti viventi, vanto della cultura e della professionalità italiana nel mondo, che ha realizzato opere celeberrime da Parigi (Centre Georges Pompidou) a New York (The New York Times Building), da Londra (London Bridge Tower) a Osaka (Kansai International Airport), da Roma (Auditorium Parco della musica) alla Nuova Caledonia (Centro culturale Jean - Marie Tjibaou). Capacità queste che nel 1998 gli sono valse l'attribuzione del Pritzker Prize, equivalente al Premio Nobel per l'architettura.
L'opera di Renzo Piano - e a chi dovrebbe essere impegnato per il bene comune non può essere sfuggito - si è sempre distinta per l' attenzione ai temi etici e sociali, al dialogo col contesto e alla corretta gestione delle risorse energetiche e ambientali, per la qualità progettuale e costruttiva; il suo impegno in progetti di tipo culturale e sociale, come testimoniato dall'attività svolta con l'UNESCO e dalla Fondazione Renzo Piano, rappresenta una dimensione di impegno civile che va ben oltre la semplice costruzioni di splendidi edifici".
"A quanti avranno la buona volontà di studiare la biografia Di Renzo Piano - conclude il Consiglio Nazionale - non sfuggirà certo il fatto che la stragrande maggioranza delle sue opere sia stata realizzata all'estero, a riprova che il nostro Paese non coltiva adeguatamente i propri talenti che purtroppo, come dimostrano i moltissimi laureati che in questi anni stanno fuggendo all'estero, sono costretti a trovare fortuna altrove.
"Invece che accanirsi sui meriti veri o presunti di un grande architetto, si impegnino allora - come richiede il loro mandato - a riflettere ed a trovare soluzioni su quali possono essere i modi e gli strumenti per fermare il declino del Paese per evitare che i suoi talenti migliori se ne vadano altrove a spendere la propria creatività e le proprie risorse".
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