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Italia: nel 2013 chiuse 14.269 imprese, 54 fallimenti al giorno

 

Nel 2013 in Italia hanno chiuso in media 54 imprese ogni giorno, due ogni ora. Lo scorso anno su tutto il territorio nazionale si sono registrati 14.269 fallimenti, in crescita del 14% rispetto al 2012 e del 54% rispetto al 2009, l'anno in cui la crisi economica aveva appena iniziato a far sentire i suoi pesanti effetti sul tessuto economico italiano.  In cinque anni si contano complessivamente 59.570 imprese chiuse, in un trend di costante aumento nel corso delle rilevazioni trimestrali.  E' la fotografia dell'Analisi dei fallimenti in Italia relativa al quarto trimestre 2013 realizzata da CRIBIS D&B, la societa' del Gruppo CRIF specializzata nella business information. L'edilizia e il commercio sono i macro-settori più  colpiti dai fallimenti nel 2013. Nel settore edile si contano oltre 2.800 imprese fallite, un quinto del totale. Il comparto in maggiore sofferenza e' quello della 'costruzione di edifici', in cui si registrano 1.757 fallimenti, a cui si aggiungono i 1.083 'installatori' che hanno portato i libri in Tribunale. In correlazione, si segnalano anche i 795 casi della 'locazione immobiliare'.   Tra gli altri settori si segnalano i numerosi casi del settore produttivo: nel 2013 si registrano 621 fallimenti 'nell'industria di manufatti in metallo', 304 'nell'industria di macchinari industriali e computer', 261 nelle 'industrie del mobile - accessori per arredi', 234 'nell'industria alimentare', 230 'nell'industria dell'abbigliamento e altri prodotti tessili', 210 nelle 'industrie tipografiche ed editoriali', 197 'nell'industria di attrezzature elettriche ed elettroniche'.

 
 
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