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CNAPPC
 

Scuole, 13% di consumi in meno se si punta sulla riqualificazione energetica

 
Testata:
Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
 
Data:
25-02-2014
 
Autore:
Alessandro Arona
 
 

Lanciare subito un grande piano di edilizia scolastica, come annunciato dal premier Matteo Renzi, non solo per ammodernare le scuole e dare un po' di ossigeno "keynesiano" al settore delle costruzioni, ma anche per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici destinati all'educazione, e dunque ridurre stabilmente la spesa per le bollette degli enti pubblici (169 milioni di euro all'anno investendo 3,6 miliardi).
La proposta è venuta oggi a Roma dal Forum Ri.U.So., il consolidato sodalizio tra Ance (associazione dei costruttori), Consiglio nazionale degli architetti (Cna-Ppc) e Legambiente. In sostanza - spiegano - nel lanciare un grande piano di edilizia scolastica dobbiamo evitare di distribuire fondi a pioggia con la logica del click-day (chi prima arriva ottiene i fondi, come avvenuto per il Piano dei 6mila Campanili 2013) e al contrario fissare degli obiettivi prestazionali per ottenere i fondi (il miglioramento sismico, oltre al raggiunguimento almeno della Classe B di consumi).
Questo servirebbe intanto ad adempiere a quanto prescritto dalla direttiva europea 2012/27 sull'efficienza energetica (che l'Italia non ha neppure recepito), che impone di inviare alla Commissione di Bruxelles entro il 30 aprile prossimo il Piano strategico plurienale per il risparmio energetico su edifici pubblici e privati.

(...)

 
 
 
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