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Obbligo del Pos negli studi, gli architetti ricorrono al Tar

 
Testata:
Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
 
Data:
28-03-2014
 
Autore:
Giuseppe Latour
 
 

Alla fine hanno rotto gli indugi. Il Consiglio nazionale degli architetti venerdì mattina ha presentato ricorso al Tar contro l'obbligo, a carico dei professionisti, di dotarsi entro il 30 giugno prossimo di un Pos per l'incasso delle parcelle professionali. La proroga assicurata dal precedente esecutivo, in sostanza, non ha placato le preoccupazioni degli ordini. Bisogna cancellare radicalmente la norma, che rischia di gravare per circa 60 milioni di euro sulle casse delle partite Iva.

«Non possiamo accettare - sottolineano gli architetti in una nota - una imposizione meramente vessatoria per tutti i professionisti italiani che nulla ha a che fare con i principi di tracciabilità e di trasparenza dei movimenti di denaro, realizzabili attraverso altri strumenti, quali ad esempio il bonifico elettronico. Si tratta, invece, di una vera e propria gabella dal vago sapore medievale del tutto ingiustamente ed ingiustificatamente pagata alle banche». Da sempre, infatti, gli ordini sostengono che la novità è nata semplicemente per arricchire i bilanci degli istituti di credito e che non avrà nessuna utilità pratica sul fronte della tracciabilità, già garantita dall'ampio uso dei pagamenti con bonifico. 

(...)

 
 
 
 
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