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CNAPPC
 

Riforme: Pellegrino, per architetti grande occasione Titolo V

 
Testata:
ANSA
 
Data:
02-04-2014
 
 

"L'architettura non puo' piu' essere relegata, come fatto finora, sotto la voce 'spesa' ma sotto quella, decisiva, di 'investimenti'; gli architetti sono professionisti di frontiera sul 'fronte' del recupero, della conservazione e promozione della Bellezza del nostro territorio". Serena Pellegrino, deputata di Sel e componente della Commissione Ambiente della Camera e' intervenuta alla conferenza stampa promossa dal CNAPPC (Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggistici e Conservatori), convocata per spiegare le potenzialita' del nuovo Titolo V cosi' come proposto dal governo Renzi. Pellegrino, architetto, propone con forza di "far riaprire le porte di Montecitorio a questa disciplina" e sottolinea che "i 150.000 architetti professionisti in Italia sono pochi per un Paese come il nostro, un museo a cielo aperto, sono pero' troppi se si considera che in Italia non si fa piu' architettura, ma sono costretti a occuparsi di altro. Per questo si e' dato inizio costituendo un tavolo tecnico/istituzionale che valutera' nuove forme di partecipazione Bene, la riforma del Titolo V e' anche un primo passo per riaprire questa partita". Gli architetti, per bocca di Leopoldo Freyrie, presidente del CNA-PPC, sono pronti a "sostenere la revisione costituzionale proposta dall'esecutivo", che corregge la "sbandata federalista del legislatore costituzionale del 2001".



Il comunicato nel lancio dell'Agenzia Adnkronos/Labitalia:
Riforme: architetti, bene proposta esecutivo Renzi su governo territorio
"Vi sono una serie di ragioni di Costituzione materiale - ampiamente condivise tra le categorie professionali e sociali - che inducono a sostenere la revisione costituzionale proposta dall'esecutivo. Il testo del disegno di legge governativo di revisione del Titolo V della Costituzione, infatti, licenziato in questi giorni, va senza dubbio nella giusta direzione che e' quella di correggere quella che si potrebbe senz'altro definire come la ''sbandata federalista'' del legislatore costituzionale del 2001, ampliando le materie attribuite alla legislazione esclusiva dello Stato, sopprimendo l'affollata scena della legislazione concorrente e reintroducendo il principio di supremazia dell'interesse nazionale" Lo dichiara Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori nel corso di una conferenza stampa alla Camera che aggiunge: "Restituendo alla competenza legislativa dello Stato materie come l'energia e le grandi reti infrastrutturali, il testo rappresenta bene lo spirito dei tempi, la nuova Costituzione materiale del Paese, stanco dei lunghi e inconcludenti riti legislativi e desideroso di principi chiari e decisioni certe". "Nella materia definita 'governo del territorio' - secondo Pierluigi Mantini, docente di diritto amministrativo del Politecnico di Milano - il disegno di revisione costituzionale presentato dal governo Renzi supera in certo senso le stesse aspettative poiche' la materia ''norme generali sul governo del territorio e l'urbanistica'' viene tout court attribuita alla competenza esclusiva dello Stato mentre si specifica che 'le Regioni salvaguardano l'interesse regionale alla pianificazione e alla dotazione infrastrutturale del territorio regionale' ". 



Il comunicato nel lancio dell'Agenzia DIRE:
Riforme. su Titolo V Renzi conquista anche gli architetti
La revisione del titolo V voluta da Renzi accende l'ottimismo degli architetti e di alcuni politici, che vi vedono addirittura la possibilita' di potersi riappropriare della 'bellezza' dei nostri territori. Il CNAPPC (Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggistici e Conservatori), convoca una conferenza stampa alla Camera per spiegare le potenzialita' del nuovo Titolo V.    Gli architetti, per bocca di Leopoldo Freyrie, presidente del CNA-PPC, si dicono pronti a "sostenere la revisione costituzionale proposta dall'esecutivo", che corregge la "sbandata federalista del legislatore costituzionale del 2001".    Spiega Freyrie: "Restituendo alla competenza legislativa dello Stato materie come l'energia e le grandi reti infrastrutturali che, obiettivamente, non possono essere lasciate alla logica delle 'piccole patrie', il testo rappresenta bene lo spirito dei tempi, la nuova Costituzione materiale del Paese, stanco dei lunghi e inconcludenti riti legislativi e desideroso di principi chiari e decisioni certe".    Pierluigi Mantini, ex parlamentare e docente di diritto amministrativo al Politecnico di Milano, da' man forte agli architetti: "Siamo favorevolissimi alla riforma messa in campo da Renzi, perche' la materia 'norme generali sul governo del territorio e l'urbanistica' viene tout court attribuita alla competenza esclusiva dello Stato". Vuol dire che avremo "norme univoche e nazionali in materia di contenimento del consumo dei suoli, di riuso e rigenerazione urbana, tema attuale e decisivo frenato fin qui dalle Regioni".    E vuol dire, secondo i politici presenti alla conferenza stampa, potersi riappropriare della 'bellezza' dei nostri territori: c'e' "una cultura politica tecnica che apre una nuova stagione capace di produrre bellezza", sostiene Ermete Realacci (Pd) ricordando anche come "il cuore dell'edilizia futura sara' la qualita' che e' anche quantita' in termini di posti di lavoro".    Pino Pisicchio, presidente del gruppo Misto, inneggia invece alla 'bellezza' dell'art.9 della Costituzione che tutela "il paesaggio e il patrimonio artistico" e invita gli architetti a regalarci "estetica e bellezza", anche nel mettere mano alle "brutte" periferie delle nostre citta'.    La sintesi la fa la deputata Serena Pellegrino, di Sel, architetta con l'ambizione di "far riaprire le porte di Montecitorio all'architettura. Ci sono- sottolinea- 150.000 architetti professionisti, pochi per un Paese come il nostro che e' un museo a cielo aperto, ma tantissimi se si considera che non fanno l'architettura vera, ma si occupano di altro. Bene, la riforma del Titolo V e' anche un primo passo per riaprire questa partita".  



Il comunicato nel lancio dell'Agenzia DIRE:
Territorio. Architetti: ok Renzi, Titolo V è sbandata federalista con modifica si restituisce governo a stato e no a piccole patrie
"Vi sono una serie di ragioni di Costituzione materiale che inducono a sostenere la revisione costituzionale proposta dall'esecutivo. Il testo del disegno di legge governativo di revisione del Titolo V della Costituzione, infatti, va senza dubbio nella giusta direzione che e' quella di correggere quella che si potrebbe senz'altro definire come la 'sbandata federalista' del legislatore costituzionale del 2001, ampliando le materie attribuite alla legislazione esclusiva dello Stato, sopprimendo l'affollata scena della legislazione concorrente e reintroducendo il principio di supremazia dell'interesse nazionale". Cosi' Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti nel corso di una conferenza stampa alla Camera. "Restituendo alla competenza legislativa dello Stato materie come l'energia e le grandi reti infrastrutturali che, obiettivamente, non possono essere lasciate alla logica delle 'piccole patrie'", sottolinea l'architetto. Nella materia definita 'governo del territorio' "viene tout court attribuita alla competenza esclusiva dello Stato mentre si specifica che le Regioni salvaguardano l'interesse regionale alla pianificazione e alla dotazione infrastrutturale del territorio regionale- spiega Pierluigi Mantini, docente di diritto amministrativo del Politecnico di Milano- un'impostazione piu' volte sollecitata dal Consiglio nazionale degli architetti e che cerchi di superare l'attuale eccessiva frammentazione federalista". Il nuovo assetto costituzionale "consentira' di avere norme univoche e nazionali in materia di contenimento del consumo dei suoli, di riuso e di rigenerazione urbana". In questo modo, conclude Freyrie, "l'Italia riuscira' forse meglio a essere parte integrante delle politiche di coesione territoriale dell'Unione europea".

 
 
 
 
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