Architetti contro federalismo "Una giungla le norme edilizie"
Testata:
la Repubblica
Data:
07-04-2014
Autore:
Filippo Santelli
Correggere la «sbandata federalista » che ha frammentato il governo del territorio tra le «piccole patrie» di Regioni e Comuni. E subito dopo approvare una nuova legge urbanistica nazionale, in grado di fare ordine nella giungla di norma su edilizia e proprietà. Sono queste le misure più urgenti per far ripartire il mercato delle costruzioni secondo il Consiglio nazionale degli architetti. Ma con una nuova logica, come spiega il presidente Leopoldo Freyrie: «Non più basata su nuove edificazioni e consumo del territorio, ma sul recupero e l'efficientamento di ciò che già esiste». Interventi che potrebbero interessare circa 8 milioni di edifici e portare a un risparmio energetico pari a 22 miliardi di euro l'anno. Dagli architetti arriva dunque un plauso alla proposta di riforma del Titolo V della Costituzione targata Matteo Renzi. Il disegno di legge presentato dal governo prevede di allargare le materie di competenza esclusiva dello Stato e inserisce una clausola di «supremazia dell'interesse nazionale» in quelle di competenza regionale. In sostanza, un tentativo di riportare sotto il controllo dell'amministrazione centrale temi come le infrastrutture, le reti energetiche e l'urbanistica. «La riforma federalista del 2001 ha fatto a fettine la geografia e il territorio - commenta Freyrie - la marcia indietro è sacrosanta». Un primo passo, a cui gli architetti chiedono di far seguire l'approvazione di una nuova legge urbanistica.
su Il Sole 24Ore:
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