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Pos negli studi, il Tar Lazio respinge il ricorso degli architetti

 
Testata:
Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
 
Data:
05-05-2014
 
Autore:
Giuseppe Latour
 
 

Nessuna rivoluzione in materia di Pos e professionisti, almeno per adesso. L'obbligo di accettare carte di debito per i pagamenti oltre la soglia dei 30 euro resta in vita. È quanto ha deciso il Tar del Lazio, respingendo le richieste del Consiglio nazionale degli architetti che, in via cautelare, aveva sollecitato la sospensione del decreto ministeriale con il quale il Mef il 24 gennaio scorso ha fissato il nuovo adempimento a carico di imprese e professionisti. Anche se dal Cna fanno sapere che la strada per il giudizio di merito resta ancora aperta. 

Il ricorso era partito a fine marzo scorso, con l'obiettivo di cancellare un adempimento che, secondo i calcoli dei progettisti, rischia di gravare per circa 60 milioni di euro sulle casse delle partite Iva. «Non possiamo accettare - spiegavano dal Consiglio nazionale - un'imposizione meramente vessatoria per tutti i professionisti italiani che nulla ha a che fare con i principi di tracciabilità e di trasparenza dei movimenti di denaro, realizzabili attraverso altri strumenti, quali ad esempio il bonifico elettronico. Si tratta, invece, di una vera e propria gabella dal vago sapore medievale del tutto ingiustamente ed ingiustificatamente pagata alle banche». In quella sede, allora, sono partiti un ricorso ordinario, dai tempi più lunghi, e un ricorso per la sospensione cautelare del provvedimento, che puntava a congelare il Dm del ministero dell'Economia per evitare danni a professionisti e imprese nelle more del processo.

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