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Lavoro: Istat, 2013 anno nero

 

Nel 2013 l'occupazione e' diminuita di 478 mila unità  (-2,1% rispetto al 2012), e' ilcalo più' elevato dall'inizio della crisi. Contemporaneamente, il tasso di disoccupazione ha continuato a crescere, dal 10,7% del 2012 al 12,2%. Lo rileva il rapporto annuale 2014 dell'Istat. Nell'industria in senso stretto, l'occupazione si e' contratta in misura marcata (89 mila occupati in meno,-1,7%). L'utilizzo della Cassa integrazione guadagni nel settore (da 71 a 64,6 ore effettivamente utilizzate per mille ore lavorate) ha contributo a un lieve recupero delle ore effettivamente lavorate per dipendente (+0,2% l'indicatore per le imprese con almeno dieci dipendenti). Le costruzioni hanno registrato il calo maggiore: l'occupazione si e' ridotta di 162 mila individui (-9,3%, -9%in termini di input di lavoro). Nei servizi, la riduzione degli occupati e' stata pari a 191 mila unità  (-1,2%). Le prospettive occupazionali sono in miglioramento per la manifattura, e in linea con la media di lungo periodo, mentre permangono sotto questa soglia nelle costruzioni e, in misura più  significativa, nel settore dei servizi.

 
 
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