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CNAPPC
 

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legge Semplificazioni

 
Testata:
edilportale.com
 
Data:
25-06-2014
 
Autore:
Paola Mammarella
 
 

Conferma dell'incentivo del 2% alla progettazione per i dipendenti pubblici, moduli standard in edilizia e soppressione dell'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici. È approdato in Gazzetta Ufficiale, dopo un'attesa durata più di una settimana, il DL 90/2014 per la semplificazione e la trasparenza amministrativa.
Il decreto pubblicato fa una parziale marcia indietro sull'eliminazione dell'incentivo del 2%. Secondo le indiscrezioni circolate dopo il Consiglio dei Ministri di venerdì 13 giugno, l'incentivo del 2%, riconosciuto ai progettisti interni alla Pubblica Amministrazione, doveva essere completamente abolito.
La versione definitiva del decreto, invece, spiega che l'incentivo non sarà più riconosciuto solo ai dipendenti pubblici con qualifica dirigenziale. Tutti gli altri progettisti interni continueranno ad usufruire del bonus.
Confermata anche l'adozione dei modelli standard, validi su tutto il territorio nazionale, per la presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e la richiesta del permesso di costruire. Governo e Conferenza Unificata hanno già raggiunto l'intesa che ha portato alla diffusione dei modelli standardizzati da usare in tutti i comuni d'Italia.
(...)


I COMMENTI
Sul mancato alleggerimento dei requisiti di fatturato per i progettisti interviene il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori: "nonostante gli annunci e i testi entrati in CdM, le riforme annunciate sono scomparse nel DL 90: un settore fondamentale per l'economia del Pese come quello dell'edilizia, infatti, è stato tout court tagliato fuori".
 
"Non aver reso maggiormente accessibile il mercato dei lavori pubblici, riducendo i requisiti richiesti ai professionisti per la partecipazione alle gare di progettazione - continua il CNAPPC -, santifica l'esistenza di quelle vecchie regole discriminatorie che hanno finora impedito alla pressoché totalità dei giovani architetti, oltre che alla grande maggioranza degli studi professionali di piccole e medie dimensioni, di partecipare alle gare per l'affidamento di servizi di architettura e di ingegneria. Ciò in violazione ai principi della libera concorrenza a cui si ispirano le più recenti direttive europee in materia di appalti."
(...)

 
 
 
 
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