''Senza enfasi retorica, quella delle Città metropolitane e' una riforma che per la prima volta dal 1970 ridefinisce l'assetto istituzionale del Paese. Dobbiamo però sapere che il disegno complessivo dell'intero impianto si completerà nel tempo, dopo aver affrontato le criticità e le strozzature presenti'' e che ''senza risorse adeguate le città metropolitane nasceranno deboli''. Così il presidente dell'Anci, Piero Fassino. ''Con questa legge abbiamo de iure sanato una situazione de facto - ha sottolineato Fassino - perché le grandi aree metropolitane sono una realtà da tempo e rappresentano una condizione oggettiva in molte città dove trasporti, acqua, rifiuti e altri servizi sono gia' gestiti in ottica metropolitana''. ''Le città sono il luogo dove si manifestano le maggiori opportunità di sviluppo - ha proseguito il presidente Anci - ma anche il luogo dove si manifestano le criticità. Questa legge e' quindi indispensabile anche a fronte delle previsioni che per il 2050 il 70% della popolazione mondiale sarà concentrata nei grandi centri urbani''.Fassino ha quindi evidenziato che ''non si fanno nozze con fichi secchi neanche nelle istituzioni. Senza risorse adeguate le Città metropolitane nasceranno deboli''.
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