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Ance-Architetti-Geologi-Legambiente: subito risorse contro dissesto

 
Testata:
TMNews
 
Data:
09-09-2014
 
 

"Il Piano di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico deve partire subito e devono essere spese in tempi brevi le risorse che da anni sono bloccate". E` questo l`appello lanciato ancora una volta da Ance, Architetti, Geologi e Legambiente, ideatori, insieme a Next New Media, del web doc e del sito #DissestoItalia. "Bene ha fatto il Governo, sin dal suo insediamento, a riaccendere l`attenzione su questo tema e ci auguriamo che l`unità di missione, coordinata da D`Angelis, riesca ad attuare una concreta azione di mitigazione del rischio su tutto il territorio nazionale, mettendo in campo subito i 2,5 miliardi di euro chiusi nei cassetti della pubblica amministrazione", si legge in una nota. "Il reperimento delle risorse è un punto fondamentale ma è anche importante mettere in atto un`efficace politica di prevenzione e difesa del suolo, che non si limiti a interventi puntuali di messa in sicurezza ma che ragioni a scala di bacino idrografico puntando alla riqualificazione e alla rinaturalizzazione dei corsi d`acqua e del territorio", proseguono.
Il territorio è "diventato oggi sempre più vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici anche a causa di una cattiva gestione e di un`intensa urbanizzazione molto spesso abusiva che ha coinvolto anche le aree a maggior rischio, come hanno dimostrato anche i tragici eventi di questi giorni. La cabina di regia nazionale dovrà quindi garantire che gli interventi siano ispirati a un modello di efficacia ambientale ed economica e trasparenza delle procedure", aggiungono. Ance, Architetti, Geologi e Legambiente ricordano, inoltre, che due mesi fa "abbiamo consegnato a Palazzo Chigi direttamente nelle mani del sottosegretario Delrio una petizione popolare che continua a raccogliere migliaia di firme, ma l`autunno è alle porte e i cantieri della manutenzione non sono ancora  partiti". "La rete di società civile, professionisti e costruttori è pronta per fare la propria parte, ma la risposta dello Stato deve essere adeguata alla drammaticità degli eventi: non possiamo più permetterci ulteriori attese né risorse col contagocce. C`è bisogno di un`assegnazione di fondi che sia strutturale e continuata e un`esclusione di questi interventi dal patto di stabilità", concludono. 



Il comunicato nel lancio dell'Agenzia ASCA:
Ance-Architetti-Geologi-Legambiente:subito risorse contro dissesto. Urge seria mitigazione rischi idrogeologici, stop vittime e danni
"Il Piano di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico deve partire subito e devono essere spese in tempi brevi le risorse che da anni sono bloccate". E' questo l'appello lanciato ancora una volta da Ance, Architetti, Geologi e Legambiente, ideatori, insieme a Next New Media, del web doc e del sito #DissestoItalia. "Bene ha fatto il Governo, sin dal suo insediamento, a riaccendere l'attenzione su questo tema e ci auguriamo che l'unita' di missione, coordinata da D'Angelis, riesca ad attuare una concreta azione di mitigazione del rischio su tutto il territorio nazionale, mettendo in campo subito i 2,5 miliardi di euro chiusi nei cassetti della pubblica amministrazione", si legge in una nota. "Il reperimento delle risorse e' un punto fondamentale ma e' anche importante mettere in atto un'efficace politica di prevenzione e difesa del suolo, che non si limiti a interventi puntuali di messa in sicurezza ma che ragioni a scala di bacino idrografico puntando alla riqualificazione e alla rinaturalizzazione dei corsi d'acqua e del territorio", proseguono.
Il territorio e' "diventato oggi sempre piu' vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici anche a causa di una cattiva gestione e di un'intensa urbanizzazione molto spesso abusiva che ha coinvolto anche le aree a maggior rischio, come hanno dimostrato anche i tragici eventi di questi giorni. La cabina di regia nazionale dovra' quindi garantire che gli interventi siano ispirati a un modello di efficacia ambientale ed economica e trasparenza delle procedure", aggiungono. Ance, Architetti, Geologi e Legambiente ricordano, inoltre, che due mesi fa "abbiamo consegnato a Palazzo Chigi direttamente nelle mani del sottosegretario Delrio una petizione popolare che continua a raccogliere migliaia di firme, ma l'autunno e' alle porte e i cantieri della manutenzione non sono ancora partiti". "La rete di societa' civile, professionisti e costruttori e' pronta per fare la propria parte, ma la risposta dello Stato deve essere adeguata alla drammaticita' degli eventi: non possiamo piu' permetterci ulteriori attese ne' risorse col contagocce. C'e' bisogno di un'assegnazione di fondi che sia strutturale e continuata e un'esclusione di questi interventi dal patto di stabilita'", concludono. 
 


Il comunicato nel lancio dell'Agenzia DIRE:
Dissesto idrogeologico. Associazioni: spendere subito le risorse
Ance, architetti, geologi, Legambiente: ora politica mitigazione

"Il Piano di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico deve partire subito e devono essere spese in tempi brevi le risorse che da anni sono bloccate". E' questo l'appello lanciato ancora una volta da Ance, Architetti, Geologi e Legambiente, ideatori, insieme a Next New Media, del web doc e del sito #DissestoItalia. "Bene ha fatto il Governo, sin dal suo insediamento, a riaccendere l'attenzione su questo tema e ci auguriamo che l'unita' di missione, coordinata da D'Angelis, riesca ad attuare una concreta azione di mitigazione del rischio su tutto il territorio nazionale, mettendo in campo subito i 2,5 miliardi di euro chiusi nei cassetti della pubblica amministrazione", si legge nella nota congiunta. Il reperimento delle risorse "e' un punto fondamentale ma e' anche importante mettere in atto un'efficace politica di prevenzione e difesa del suolo, che non si limiti a interventi puntuali di messa in sicurezza ma che ragioni a scala di bacino idrografico puntando alla riqualificazione e alla rinaturalizzazione dei corsi d'acqua e del territorio. Territorio diventato oggi sempre piu' vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici anche a causa di una cattiva gestione e di un'intensa urbanizzazione molto spesso abusiva che ha coinvolto anche le aree a maggior rischio, come hanno dimostrato anche i tragici eventi di questi giorni. La cabina di regia nazionale dovra', quindi, garantire che gli interventi siano ispirati a un modello di efficacia ambientale ed economica e trasparenza delle procedure".
Ance, Architetti, Geologi e Legambiente ricordano, inoltre, che due mesi fa "abbiamo consegnato a Palazzo Chigi direttamente nelle mani del sottosegretario Delrio una petizione popolare che continua a raccogliere migliaia di firme, ma l'autunno e' alle porte e i cantieri della manutenzione non sono ancora partiti". La rete di societa' civile, professionisti e costruttori "e' pronta per fare la propria parte, ma la risposta dello Stato deve essere adeguata alla drammaticita' degli eventi: non possiamo piu' permetterci ulteriori attese ne' risorse col contagocce. C'e' bisogno di un'assegnazione di fondi che sia strutturale e continuata e un'esclusione di questi interventi dal patto di stabilita'".



Il comunicato nel lancio dell'Agenzia Adnkronos:
Territorio: Ance architetti geologi e Legambiente, spendere risorse su dissesto - urgente dare il via a seria politica mitigazione rischio idrogeologico
"Il Piano di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico deve partire subito e devono essere spese in tempi brevi le risorse che da anni sono bloccate". E' questo l'appello lanciato ancora una volta da Ance, Architetti, Geologi e Legambiente, ideatori, insieme a Next New Media, del web doc e del sito #DissestoItalia. "Bene ha fatto il Governo, sin dal suo insediamento, a riaccendere l'attenzione su questo tema e -sottolineano- ci auguriamo che l'unità di missione, coordinata da D'Angelis, riesca ad attuare una concreta azione di mitigazione del rischio su tutto il territorio nazionale, mettendo in campo subito i 2,5 miliardi di euro chiusi nei cassetti della pubblica amministrazione". Il reperimento delle risorse è un punto fondamentale ma è anche importante mettere in atto un'efficace politica di prevenzione e difesa del suolo, che non si limiti a interventi puntuali di messa in sicurezza ma che ragioni a scala di bacino idrografico puntando alla riqualificazione e alla rinaturalizzazione dei corsi d'acqua e del territorio.
Territorio, rilevano Ance, Architetti, Geologi e Legambiente, diventato oggi sempre più vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici anche a causa di una cattiva gestione e di un'intensa urbanizzazione molto spesso abusiva che ha coinvolto anche le aree a maggior rischio, come hanno dimostrato anche i tragici eventi di questi giorni. La cabina di regia nazionale dovrà quindi garantire che gli interventi siano ispirati a un modello di efficacia ambientale ed economica e trasparenza delle procedure. Ance, Architetti, Geologi e Legambiente ricordano, inoltre, che due mesi fa "abbiamo consegnato a Palazzo Chigi direttamente nelle mani del Sottosegretario Delrio una petizione popolare che continua a raccogliere migliaia di firme, ma l'autunno è alle porte e i cantieri della manutenzione non sono ancora partiti". La rete di società civile, professionisti e costruttori, concludono, "è pronta per fare la propria parte, ma la risposta dello Stato deve essere adeguata alla drammaticità degli eventi: non possiamo più permetterci ulteriori attese né risorse col contagocce. C'è bisogno di un'assegnazione di fondi che sia strutturale e continuata e un'esclusione di questi interventi dal patto di stabilità".



Il comunicato nel lancio dell'Agenzia ANSA:
Ambiente: associazioni, usare subito 2,5 mld per dissesto Appello di Ance, Architetti, Geologi e Legambiente a Governo
"Il Piano di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico deve partire subito e devono essere spese in tempi brevi le risorse che da anni sono bloccate, mettendo in campo subito i 2,5 miliardi di euro chiusi nei cassetti della pubblica amministrazione". E' questo l'appello lanciato ancora una volta da Ance, Architetti, Geologi e Legambiente, ideatori, insieme a Next New Media, del web doc e del sito #DissestoItalia. Le associazioni ricordano, anche, che due mesi fa "abbiamo consegnato a Palazzo Chigi direttamente nelle mani del Sottosegretario Delrio una petizione popolare che continua a raccogliere migliaia di firme, ma l'autunno e' alle porte e i cantieri della manutenzione non sono ancora partiti ". "La rete di societa' civile, professionisti e costruttori e' pronta per fare la propria parte - e' il messaggio dell'appello - ma la risposta dello Stato deve essere adeguata alla drammaticita' degli eventi: non possiamo piu' permetterci ulteriori attese ne' risorse col contagocce. C'e' bisogno di un'assegnazione di fondi che sia strutturale e continuata e un'esclusione di questi interventi dal patto di stabilita'".



Il comunicato nel lancio dell'Agenzia AGENPARL:
Dissesto idrogeologico: Ance, architetti, geologi e Legambiente, spendere subito le risorse
"Il Piano di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico deve partire subito e devono essere spese in tempi brevi le risorse che da anni sono bloccate". E' questo l'appello lanciato ancora una volta da Ance, Architetti, Geologi e Legambiente, ideatori, insieme a Next New Media, del web doc e del sito #DissestoItalia. "Bene ha fatto il Governo, sin dal suo insediamento, a riaccendere l'attenzione su questo tema e ci auguriamo che l'unità di missione, coordinata da D'Angelis, riesca ad attuare una concreta azione di mitigazione del rischio su tutto il territorio nazionale, mettendo in campo subito i 2,5 miliardi di euro chiusi nei cassetti della pubblica amministrazione ". Il reperimento delle risorse è un punto fondamentale ma è anche importante mettere in atto  un'efficace politica di prevenzione e difesa del suolo, che non si limiti a interventi puntuali di messa in sicurezza ma che ragioni a scala di bacino idrografico puntando alla riqualificazione e alla rinaturalizzazione dei corsi d'acqua e del territorio. Territorio diventato oggi sempre più vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici anche a causa di una cattiva gestione e di un'intensa urbanizzazione molto spesso abusiva che ha coinvolto anche le aree a maggior rischio, come hanno dimostrato anche i tragici eventi di questi giorni. La cabina di regia nazionale dovrà quindi garantire che gli interventi siano ispirati a un modello di efficacia ambientale ed economica e trasparenza delle procedure. Ance, Architetti, Geologi e Legambiente ricordano, inoltre, che due mesi fa "abbiamo consegnato a Palazzo Chigi direttamente nelle mani del Sottosegretario Delrio una petizione popolare che continua a raccogliere migliaia di firme, ma  l'autunno è alle porte e i cantieri della manutenzione non sono ancora  partiti ". "La rete di società civile, professionisti e costruttori è pronta per fare la propria parte, ma la risposta dello Stato deve essere adeguata alla drammaticità degli eventi: non possiamo più permetterci ulteriori attese né risorse col contagocce. C'è bisogno di un'assegnazione di fondi che sia strutturale e continuata e un'esclusione di questi interventi dal patto di stabilità".
 


Il comunicato nel lancio dell'Agenzia ITALPRESS:
Dissesto: Ance-architetti-geologi-Legambiente "Spendere subito risorse"
"Il Piano di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico deve partire subito e devono essere spese in tempi brevi le risorse che da anni sono bloccate". E' questo l'appello lanciato ancora una volta da Ance, Architetti, Geologi e Legambiente, ideatori, insieme a Next New Media, del web doc e del sito #DissestoItalia. "Bene ha fatto il Governo, sin dal suo insediamento, a riaccendere l'attenzione su questo tema e ci auguriamo che l'unita' di missione, coordinata da D'Angelis, riesca ad attuare una concreta azione di mitigazione del rischio su tutto il territorio nazionale, mettendo in campo subito i 2,5 miliardi di euro chiusi nei cassetti della pubblica amministrazione", proseguono le assosiazioni, che spiegano: "Il reperimento delle risorse e' un punto fondamentale ma e' anche importante mettere in atto un'efficace politica di prevenzione e difesa del suolo, che non si limiti a interventi puntuali di messa in sicurezza ma che ragioni a scala di bacino idrografico puntando alla riqualificazione e alla rinaturalizzazione dei corsi d'acqua e del territorio. Territorio diventato oggi sempre piu' vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici anche a causa di una cattiva gestione e di un'intensa urbanizzazione molto spesso abusiva che ha coinvolto anche le aree a maggior rischio, come hanno dimostrato anche i tragici eventi di questi giorni. La cabina di regia nazionale dovra' quindi garantire che gli interventi siano ispirati a un modello di efficacia ambientale ed economica e trasparenza delle procedure".
Ance, Architetti, Geologi e Legambiente ricordano, inoltre, che due mesi fa "abbiamo consegnato a Palazzo Chigi direttamente nelle mani del Sottosegretario Delrio una petizione popolare che continua a raccogliere migliaia di firme, ma l'autunno e' alle porte e i cantieri della manutenzione non sono ancora partiti". "La rete di societa' civile, professionisti e costruttori e' pronta per fare la propria parte, ma la risposta dello Stato deve essere adeguata alla drammaticita' degli eventi: non possiamo piu' permetterci ulteriori attese ne' risorse col contagocce. C'e' bisogno di un'assegnazione di fondi che sia strutturale e continuata e un'esclusione di questi interventi dal patto di stabilita'", concludono le associazioni.

 
 
 
 
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