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Riforma del catasto, allo studio decreto per la revisione del valore patrimoniale italiano

 
Testata:
casaeclima.com
 
Data:
12-11-2014
 
 

"La Riforma del catasto non può rispondere a criteri di equità se non si prevedono sconti sulle rendite catastali laddove si sia proceduto alla messa in sicurezza sismica e ad interventi finalizzati al risparmio energetico. Affinché si inauguri una nuova fase nelle politiche che riguardano la casa e le città serve che anche le politiche fiscali siano mirate, ad esempio con incentivi e sgravi, alla rigenerazione urbana sostenibile".
Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori all'indomani del via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto legislativo sull'istituzione delle nuove commissioni censuarie, primo tassello della riforma del catasto (LEGGI TUTTO).
"Per non ridursi ad una mera operazione contabile - afferma il Cnappc - la Riforma deve tenere conto dello stato reale del patrimonio edilizio italiano che, come è noto, versa in pessime condizioni: oltre il 70% del totale degli edifici è stato realizzato prima delle norme antisismiche; oltre un quarto degli 11 milioni di edifici italiani, divoratori di energia, sono in stato di conservazione mediocre o pessimo e si avvia rapidamente a fine vita; il 55% degli edifici italiani ha oltre 40 anni di vita".
RENDERE OBBLIGATORIO IL LIBRETTO DEL FABBRICATO. "Dovrebbe anche essere l'occasione - conclude - per introdurre l'obbligatorietà del Libretto del Fabbricato, che - come più volte hanno ribadito gli architetti italiani - rappresenta lo strumento ideale per valutare la relazione tra il valore dell'unità immobiliare secondo i parametri del catasto e la realtà della condizione dell'immobile".
(...)

 
 
 
 
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