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CNAPPC
 

Ingegneri: le nuove NTC sono 'un compromesso necessario'

 
Testata:
edilportale.com
 
Data:
19-11-2014
 
Autore:
Rossella Calabrese
 
 

"Il CNI non è certo soddisfatto dell'esito del lavoro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, durato oltre 4 anni, per l'adeguamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008. Abbiamo sempre ritenuto che la revisione dovesse essere finalizzata ad agevolare, soprattutto per le costruzioni esistenti, gli interventi di adeguamento o miglioramento. Nonostante questo, i nostri rappresentanti, sia nella Commissione relatrice sia in Consiglio, hanno cercato di porre un argine ai tentativi di 'restaurazione' della norma 2008, che andava invece profondamente cambiata".
Così il Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, Armando Zambrano, esprime il punto di vista del CNI dopo l'approvazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni da parte dell'Assemblea del CSLLPP.
 
Secondo Zambrano sarebbe stata auspicabile "una maggiore attenzione sulle tecniche e sui materiali innovativi" così come "una semplificazione complessiva delle norme per consentire una valorizzazione delle risorse intellettuali e professionali dei progettisti".
(...)

I più positivi sono stati dunque gli Architetti, "soddisfatti per la conclusione della controversa vicenda che si protraeva ormai da anni" e per la soluzione scelta, che "rende più semplice gli interventi sugli edifici esistenti, contro quella che sanciva lo status quo della vecchia normativa, e che rende così possibile la realizzazione di interventi prioritari per il Paese, quali quelli finalizzati alla rigenerazione urbana sostenibile" - ha dichiarato venerdì Rino La Mendola, vicepresidente CNAPPC.
 
"Siamo ben consapevoli - concludeva La Mendola - che si poteva fare di più e meglio, ma nel complesso la nostra valutazione è positiva: viene, infatti, tracciato un percorso per la definizione di una normativa in linea con le regole europee, che, al tempo stesso, è in grado di offrirci strumenti necessari per il recupero, il consolidamento e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente".
 
Infine, il CNI - sottolineando "il ritardo con cui si sono approvate le norme, peraltro, a giudizio pressoché generale, sostanzialmente insoddisfacenti" - invita a "riflettere sulla funzione del CSLLPP, attualmente pletorico, che va senz'altro riorganizzato e rinnovato, come tanti altri organismi che in Italia non riescono a rispondere con rapidità ed efficienza alle reali esigenze della collettività".

 
 
 
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