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Lavori pubblici: architetti, semplificare il mercato per garantire trasparenza e legalità

 
Testata:
AGENPARL
 
Data:
21-11-2014
 
 

"Facciamo nostro l'allarme lanciato dal Presidente della Corte dei Conti sull'eccesso di leggi come causa di corruzione: al Paese serve procedere verso la semplificazione, necessaria proprio per garantire il rispetto della legalità e la trasparenza. Per quanto riguarda il mercato dei  Lavori pubblici, serve una legge che, recependo la nuova direttiva comunitaria in materia di appalti, punti proprio alla semplificazione ed alla trasparenza, ad una ulteriore apertura, alla valorizzazione delle capacità professionali ed al rilancio dell'istituto del concorso, quale elemento prioritario di selezione dei progetti per la realizzazione di qualità, così come avviene nella gran parte dei Paesi europei."
Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
"La semplificazione -  continua - non deve, però, diventare  mai  un boomerang che si ritorce contro la legalità. Ci lasciano, infatti,  alquanto perplessi le norme dello  Sblocca Italia che - avendo proprio  come fine  lo snellimento burocratico -  alzano a 5,2 milioni di euro l'importo degli appalti per i quali non è necessaria una gara".
"Lo ribadiamo: gli appalti urgenti, gli interventi di rigenerazione e di bonifica devono sempre essere accompagnati da un sistema di controlli  in modo da garantire ed incentivare il più totale rispetto della trasparenza e della regole, prevenendo, così, ogni forma di corruzione."



Il comunicato nel lancio dell'Agenzia AdnKronos:
Appalti: architetti, semplificare mercato lavori pubblici per più trasparenza

"Facciamo nostro l'allarme lanciato dal presidente della Corte dei Conti sull'eccesso di leggi come causa di corruzione: al Paese serve procedere verso la semplificazione, necessaria proprio per garantire il rispetto della legalità e la trasparenza". Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.  
Per quanto riguarda il mercato dei Lavori pubblici, aggiunge il Consiglio degli Architetti, "serve una legge che, recependo la nuova direttiva comunitaria in materia di appalti, punti proprio alla semplificazione ed alla trasparenza, ad una ulteriore apertura, alla valorizzazione delle capacità professionali ed al rilancio dell'istituto del concorso, quale elemento prioritario di selezione dei progetti per la realizzazione di qualità, così come avviene nella gran parte dei Paesi europei".  
La semplificazione, continua, "non deve, però, diventare mai un boomerang che si ritorce contro la legalità. Ci lasciano, infatti, alquanto perplessi le norme dello Sblocca Italia che, avendo proprio come fine lo snellimento burocratico, alzano a 5,2 milioni di euro l'importo degli appalti per i quali non è necessaria una gara. Lo ribadiamo: gli appalti urgenti, gli interventi di rigenerazione e di bonifica devono sempre essere accompagnati da un sistema di controlli in modo da garantire ed incentivare il più totale rispetto della trasparenza e della regole, prevenendo, così, ogni forma di corruzione", conclude.   



Il comunicato nel lancio dell'Agenzia ANSA:
Architetti, semplificare mercato appalti
Bene allarme Corte Conti su eccesso legge come causa corruzione.

 
"Facciamo nostro l'allarme lanciato dal Presidente della Corte dei Conti sull'eccesso di leggi come causa di corruzione: al Paese serve procedere verso la semplificazione, necessaria proprio per garantire il rispetto della legalità e la trasparenza. Per quanto riguarda il mercato dei Lavori pubblici, serve una legge che, recependo la nuova direttiva comunitaria in materia di appalti, punti proprio alla semplificazione ed alla trasparenza, ad una ulteriore apertura, alla valorizzazione delle capacità professionali ed al rilancio dell'istituto del concorso, quale elemento prioritario di selezione dei progetti per la realizzazione di qualità, così come avviene nella gran parte dei Paesi europei". Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
    
"La semplificazione - continuano gli architetti - non deve, però, diventare mai un boomerang che si ritorce contro la legalità. Ci lasciano infatti alquanto perplessi le norme dello Sblocca Italia che - avendo proprio come fine lo snellimento burocratico - alzano a 5,2 milioni di euro l'importo degli appalti per i quali non è necessaria una gara".

"Lo ribadiamo: gli appalti urgenti, gli interventi di rigenerazione e di bonifica devono sempre essere accompagnati da un sistema di controlli in modo da garantire ed incentivare il più totale rispetto della trasparenza e della regole, prevenendo, così, ogni forma di corruzione''.

 
 
 
 
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