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Il rammendo delle periferie: il bilancio di un anno del gruppo di lavoro G124 guidato da Renzo Piano

 
Testata:
casaeclima.com
 
Data:
28-11-2014
 
 

Finalmente il tema dell'importanza del progetto e del ruolo dell'architettura, nel suo essere al servizio della società civile, torna ad essere di attualità, mostrando la sua fondamentale importanza".
Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in occasione della presentazione del primo rapporto annuale dedicato dalle "Periferie", realizzato dal "Gruppo di lavoro G124" guidato dall'architetto e senatore a vita Renzo Piano.
"Iniziative come questa dimostrano la funzione che l'architettura può svolgere nel nostro Paese, recuperando, attraverso progetti di rigenerazione, il rapporto con i bisogni dei cittadini, forse dimenticato dopo anni di architettura magniloquente, ed il confronto con le comunità".
"Dimostrano anche -continua - nella giornata in cui i lavoratori delle costruzioni sono tornati nelle piazze per chiedere interventi incisivi contro la gravissima crisi del comparto, la direzione verso cui deve andare il settore per poter agganciare la ripresa."
A proposito dei giovani progettisti coinvolti nel "Gruppo di lavoro G124", Freyrie sottolinea che "l'attenzione e la sensibilità che il senatore Piano ha dimostrato e dimostra nei confronti dei giovani architetti deve essere di stimolo per far ripartire al più presto la proposta di legge sulla qualità dell'architettura che premia la realizzazione delle opere pubbliche attraverso concorsi di progettazione o di idee, aprendo in tal modo ai giovani la strada del mercato della progettazione dalla quale sono oggi esclusi".

RENZO PIANO: LE PERIFERIE LA SFIDA URBANISTICA DEI PROSSIMI DECENNI. "Credo che il grande progetto del nostro Paese sia quello delle periferie: la città del futuro, la città che sarà, quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. Sono ricche di umanità, qui si trova l'energia e qui abitano i giovani carichi di speranze e voglia di cambiare. Ma le periferie sono sempre abbinate ad aggettivi denigranti. Renderli luoghi felici e fecondi è il disegno che ho in mente", spiega Renzo Piano. "Questa è la sfida urbanistica dei prossimi decenni: diventeranno o no parte della città? Riusciremo o no a renderle urbane, che vuole anche dire civili? Al contrario dei nostri centri storici, già protetti e salvaguardati, esse rappresentano la bellezza che ancora non c'è".
(...)

 
 
 
 
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