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Ecco l'oratorio del futuro

 

Un concorso per scoprire come evolve lo spazio per la pastorale giovanile

Testata:
Avvenire
 
Data:
24-04-2007
 
Autore:
Leonardo Servadio
 
 
È passata l'epoca in cui si costruivano chiese per i bisogni spirituali, ma prive di locali per altri servizi. Oggi si progettano centri parrocchiali dove l'edificio di culto è luogo eminente di un complesso che unisce, oltre alla casa del parroco, le sale per il catechismo, spesso una biblioteca, almeno una sala per conferenze magari usabile anche come teatro, e vari impianti sportivi. I concorsi per i «progetti pilota», che la Cei organizza dal 1998, richiedono esplicitamente che i nuovi centri non siano solo ben articolati, ma anche intesi come luoghi rilevanti sotto il profilo urbanistico. Così per esempio il progetto di S. Giovanni Battista a Lecce, vincitore di uno dei primi tre concorsi organizzati dalla Cei, vede - raccordato col volume dell'aula - un porticato e un cortile dove si affacciano edifici che ospitano diversi locali per incontri. Anche la nota chiesa realizzata da Richard Meier per il Giubileo è parte di un complesso dotato di ambienti adatti agli incontri culturali e al gioco.
Ma molte chiese del passato, non concepite con questa ampiezza di vedute, non dispongono di spazi oratoriali, oppure questi sono stati ricavati a fatica e a volte non progettati con cura. Nel contesto della crescente attenzione verso la chiesa come luogo centrale per i quartieri periferici, il Consiglio nazionale degli architetti (Cnappc) ha lanciato, d'intesa con la Chiesa italiana, il Coni e l'editore Di Baio, un Premio nazionale per progettare o riprogettare luoghi per lo sport o per la cultura in quelle parrocchie che non ne siano ancora dotate o nelle quali potrebbero essere migliorati.
Nello spiegare le ragioni per questo secondo bando (il primo, del 2004, riguardava il sagrato) Raffaele Sirica, presidente Cnappc, pone in evidenza che iniziative di questo genere consolidano quel dialogo tra Chiesa e architettura che «per troppo tempo è rimasto esile». Per tornare ancora a offrire un paesaggio urbano di qualità nella città contemporanea, ribadisce Sirica, «l'Europa ci viene in aiuto, individuando il concorso di progettazione come modalità principe». Infatti nel concorso si confrontano idee, si dibattono opinioni, si genera un dialogo che coinvolge tutti i componenti della committenza: comunità e autorità, esperti e fruitori.
(...)
l'iniziativa
Solo per Web
Il secondo Premio nazionale «Architettura Cultura & Sport» è organizzato dal Consiglio nazionale degli architetti (Cnappc) insieme a Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, Cei, Coni e Di Baio Editore. Il bando è consultabile nel sito www.culturasport.architetturaitalia.it; la scadenza per inviare gli elaborati (solo via posta elettronica e secondo una procedura europea) è il 5 giugno prossimo. (LS)

 
 
 
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