In principio fu Palladio. Dalla passione dell'architetto per la «pietra di Vicenza» e i marmi colorati, alla creatività dello scultore Piero Morseletto, che ai primi del Novecento si improvvisò imprenditore per creare una bottega in grado di realizzare con quella pietra qualsiasi tipo di ornamento. Un secolo dopo, Deborah e Barbara Morseletto, nipoti di Piero, gestiscono un'azienda che da Vicenza lavora e spedisce in tutto il mondo quel marmo utilizzato da Andrea Palladio e richiesto oggi da architetti di fama internazionale come Frank O. Gehry, Carlo Scarpa, Matteo Thun, Mario Botta, Ettore Sottsass, Vittorio Gregotti, Afra e Tobia Scarpa, Claudio Caramel. (...)
Il «Laboratorio» di Vicenza è entrato nella storia al punto che l'architetto David Chipperfield ha voluto ambientare proprio lì la sua mega- festa, evento che ha riunito intellettuali e professionisti dell'arte da tutto il mondo. E dopo il «Laboratorio» anche le cave di pietra di Vicenza da cui i Morseletto traggono la materia prima sono diventate suggestiva location di un'altra festa, quella organizzata il 5 maggio per la presentazione dell'ultimo volume Tre Case firmato dall'architetto Claudio Caramel (Electa editore), con introduzione di Tobia Scarpa e David Chipperfield. «All'epoca di Andrea Palladio la pietra di Vicenza era utilizzata solo come ornamento di ville e palazzi spiega Deborah Morseletto - oggi invece realizziamo qualsiasi manufatto e opera, dagli armadi, alle vasche». (...)
La «reference list» del Laboratorio è carica di segnalazioni prestigiose: c'è la firma Morseletto nel restauro della Basilica Palladiana di Vicenza, del Palazzo del Te di Mantova, di Sant'Apollinare a Ravenna, del teatro alla Scala di Milano e del palazzo del Cinema di Cannes, oltre che nella realizzazione del museo Mart di Rovereto, della Dg Bank di Gehry a Berlino, della tomba di Nono a Venezia e dell'abbazia di S. Madeleine le Barroux, in pietra di Vicenza bianca, e gialla, solo per citarne alcuni.