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Firme per la riforma

 

Gli ordini rilanciano la raccolta di sottoscrizioni per una pdl

Testata:
Italia Oggi
 
Data:
27-07-2007
 
 
Gli ordini non mollano la presa per la raccolta di firme del progetto di iniziativa popolare sulla riforma dell'ordinamento delle professioni intellettuali. Anzi, in occasione di un convegno che si è svolto a Pescara il 20 luglio, hanno rilanciato con più forza l'iniziativa, invitando tutti i professionisti ad aderire a questa proposta che interessa 29 professioni regolamentate, che raccolgono complessivamente 1,820 milioni di professionisti. Una proposta di legge che vuole fornire un contributo al parlamento perché quello del ministro della giustizia, Clemente Mastella, secondo i promotori dell'iniziativa popolare, presenta una serie di imperfezioni e troppe deleghe al governo. E in attesa di conoscere la proposta Mantini, che, slittata ormai a settembre, continua a tenere con il fiato sospeso gli ordini.
«Il timore è, infatti», come ha dichiarato il presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali, Berardino Cantalini, «che anche questa volta non si approdi a nulla di concreto, dopo oltre 15 anni che si parla di riforma delle professioni». (...)
Con questa proposta di legge, ha poi dichiarato Pietro De Paola, presidente del comitato promotore, «ci siamo svincolati sia dal centro-destra sia dal centro-sinistra. Aspettiamo di leggere la proposta Mantini, ma nel frattempo non molliamo e andiamo avanti con il nostro testo, che è asettico». Tra gli obiettivi della pdl ci sono alcuni principi inderogabili che vanno dal ripristinare i minimi tariffari facendo attenzione a salvaguardare la qualità della prestazione al garantire la permanenza dei professionisti in tutti i centri, anche i più piccoli, fino a garantire l'autonomia del sapere e l'autonomia della libertà dei professionisti.
«A questa autonomia», ha commentato l'assessore comunale alle libere professioni di Pescara, Carmine Ciofani, «non vogliamo rinunciare. Il mio assessorato, che a Pescara rappresenta circa 10 mila persone», ha aggiunto, «si schiera a fianco di questa iniziativa, che offre la possibilità di arricchire il dibattito e il confronto, stigmatizzando alcuni punti deboli della proposta avanzata dal ministro Mastella».
Dal canto suo, il presidente nazionale del Cup, Raffaele Sirica, ha invece spiegato che si punta a mantenere e rafforzare il valore legale del titolo di studio e a mantenere ordini e collegi, che devono essere una garanzia al servizio del cittadino, che così vede assicurate le caratteristiche del professionista e della prestazione in termini di qualità.

 
 
 
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