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Riforma, la politica frena

 

Per ordini e associazioni manca la volontà di portare avanti il progetto

Testata:
Italia Oggi
 
Data:
01-09-2007
 
Autore:
Gabriele Ventura
 
 
Il teatrino della politica manderà in fumo la riforma delle professioni. Ne sono oltremodo convinti ordini e associazioni che, una volta tanto, su un punto si trovano d'accordo. È ormai alla luce del sole, infatti, dopo le ultime dichiarazioni di Pierluigi Bersani (si veda ItaliaOggi di ieri), il braccio di ferro che si sta consumando, all'interno della stessa maggioranza, sulla riforma. Con i Ds che vogliono lasciare intatte le deleghe contenute nel ddl Mastella. E la Margherita, invece, che è a favore di un restyling dell'articolato che azzera la possibilità di intervenire con decreti delegati. Una partita che, qualora dovesse finire zero a zero , si rigiocherà nella prossima legislatura. Per ora, quel che è certo, è lo smarrimento che aleggia tra gli spettatori: ordini e associazioni. Con i primi che rischiano di vedere sfumare mesi di lotte e audizioni contro il ddl Mastella, che avevano portato il relatore alla Camera, Pierluigi Mantini (Margherita), a un deciso cambio di rotta verso una legge quadro senza deleghe. Che, tra l'altro, dovrebbe essere pronta entro metà settembre. E i secondi, invece, che puntano tutto sul ritorno di fiamma del ministro dello sviluppo economico. Ma per ora, tra ordini e associazioni, è lo scetticismo a regnare sovrano. Forte il giudizio del presidente del Cup, Raffaele Sirica. «Se l'intenzione di Bersani è quella di lasciare intatto il ddl Mastella», ha commentato, «significherebbe delegittimare tutto il lavoro svolto fino a oggi dal Parlamento». Mentre per Armando Zingales (Chimici) «sembra che il governo cambi idea ogni due per tre e che vogliano arrivare alla conclusione che della riforma non se ne farà nulla. Mantini», continua «infatti, aveva dichiarato, a nome del governo, che Bersani non si sarebbe più occupato delle professioni. Ora, invece, è tornato alla carica». È categorico il presidente dei dottori commercialisti, Antonio Tamborrino. «Respingiamo qualsiasi iniziativa che esuli dalle otto proposte di legge presenti in Parlamento. Il ddl Mastella va cambiato». (...)
 
 
 
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