Gli architetti replicano all'Antitrust

«Continua l'ingiustificata criminalizzazione dei professionisti!». Così Raffaele Sirica, presidente del consiglio nazionale architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, replica all'ultimo affondo da parte di Antonio Catricalà. Che a Catanzaro ha chiesto nuovamente maggiore apertura agli ordini (si veda ItaliaOggi del 5 marzo 2008). «Apprendiamo dai giornali», spiega Sirica, «anche che l'Antitrust ha censurato i nostri codici deontologici. Attendevamo da mesi la loro valutazione per poter approvare la riforma della deontologia. Ora la comunicazione è arrivata, ma a mezzo stampa! Perché?» si chiede l'architetto. Che aggiunge: «l'Autorità è garante della concorrenza e del mercato; gli ordini invece sono enti pubblici che devono presidiare i valori e gli interessi generali connessi con l'esercizio della professione. Le campagne mediatiche giovano ai protagonisti, ma rendono sempre più difficile il confronto che da anni auspichiamo. È arrivato il momento di chiedersi come mai le posizioni degli Ordini trovino più ascolto nel Parlamento europeo e nella Corte di Giustizia, che in Italia!».

su Il Sole 24 Ore:
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