Il mercato della progettazione architettonica in Italia. Questo il titolo della ricerca realizzata dall'istituto Cresme Ricerche per conto del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e presentata a Palermo nel corso del VII Congresso nazionale. È la prima volta che si affronta un tema connesso con il mondo dei progettisti con un approccio abituale per altri settori economici e questa è già di per sé una novità interessante.

L'analisi prende le mosse dalla considerazione che nel quadro europeo l'Italia è sicuramente il paese degli architetti, ma è cresciuto non soltanto il loro numero, l'ampliamento dei ranghi ha riguardato tutti gli attori della filiera delle costruzioni. Il mercato è cambiato e l'indagine del Cresme mette in evidenza i settori innovativi che pongono nuove istanze al mondo della progettazione, ponendo all'ordine del giorno una domanda: gli architetti sono in grado di guidare il processo di innovazione tecnologica? Un processo che si articola in varie direzioni, ma che vede al centro il tema della qualità del prodotto edilizio. La ricerca individua quattro tematiche principali, vediamole.

L'innovazione: l'analisi della produzione edilizia realizzata in questi lunghi anni di espansione del ciclo dice che non sempre i manufatti rispondono a questo requisito. Soprattutto per una carenza nella capacità di spostarsi dal semplice prodotto all'intero processo edilizio, con le relative connessioni con l'evoluzione tecnologica e informatica. Le risorse: si profilano nuove prospettive di rapporto tra pubblico e privato che pongono l'architetto davanti alla necessità di nuove specializzazioni, anche nella gestione dei montaggi finanziari degli interventi.

La gestione: non è più il tempo della realizzazione dell'edificio di cui disinteressarsi una volta collocato sul mercato. Cresce la disciplina del facility management e con questa i progettisti possono misurarsi trovando importanti sbocchi professionali. Il risparmio energetico: l'urgenza di temi come la qualità dell'aria e il costo dell'energia pongono gli architetti davanti a sfide importanti. E oltre a progettare edifici sostenibili, a basso consumo oggi è possibile anche produrre e vendere energia, campi di sperimentazione che possono vedere gli architetti protagonisti.

La ricerca del Cresme ha indicato una serie di spunti di riflessione di grande interesse, ma ha anche sottolineato la necessità di una formazione professionale per gli architetti all'altezza delle grandi sfide che li attendono. Un eccezionale sforzo di formazione per riallineare i progettisti alle nuove conoscenze tecnologiche e permettere al Paese di contare su una forza importante per accompagnarlo nel processo di innovazione.