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Il Decreto Milleproroghe proroga di sei mesi l'entrata in vigore delle norme in materia di autorizzazione paesistica contenute nel D.L. 63/2008

 

Milleproroghe: Tutela paesaggio, Architetti, "bene la proroga, ma c'è ancora molto lavoro da fare per la tutela del paesaggio italiano"

Roma, 18 dicembre 2008. "Non possiamo che esprimere la nostra più viva soddisfazione per la decisione adottata oggi dal Governo di far slittare di sei mesi la norma - inserita nel Decreto Legislativo 63/2008 dello scorso aprile - che prevedeva il passaggio alle Regioni - ma di fatto alle Sovrintendenze - sottraendole ai Comuni, delle competenze in materia di autorizzazione paesaggistica.  

L'applicazione della norma - che avrebbe dovuto entrare in vigore dall'inizio del 2009 e che invece è stata fatta slittare a giugno - avrebbe infatti prodotto un clamoroso ritorno al passato determinando il totale trasferimento del potere decisionale nel rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche dai Comuni alla Sovrintendenze.  

Secondo tale impostazione le Sovrintendenze, pur in presenza di un cronico sottodimensionamento delle proprie strutture e di organici assolutamente insufficienti,  dovrebbero divenire l'unico soggetto abilitato ad autorizzare qualsiasi tipo di intervento, a prescindere dalla sua rilevanza, nei numerosissimi ambiti territoriali soggetti a vincolo paesistico ed ambientale.

Oltre a tutti i consistenti, e costosi, rallentamenti delle pratiche edilizie che tali prassi comporterebbe si deve anche sottolineare come l'estromissione delle amministrazioni locali dal processo autorizzativo non sia assolutamente condivisa dai professionisti italiani in quanto il potere decisionale delle Sovrintendenze - che verrà espresso in presenza di concetti di "compatibilità" e "conformità" descritti dal decreto legislativo 83/2008 in modo assolutamente indeterminato - non sarà sottoposto ad alcuna regola di legge né ad alcun parametro che imponga una valutazione della situazione urbanistica ed ambientale nel suo complesso.

L'odierna decisione del Governo è anche il frutto dell'intensa opera di pressione che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha svolto sia verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che i Ministeri per i Beni e le Attività Culturali e quello dell'Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare.  

Plaudiamo quindi alla decisione del Governo di far slittare i termini di entrata in vigore del provvedimento ma non possiamo non sottolineare che è l'intero nuovo impianto autorizzativo in tema di tutela del paesaggio a dover essere rivisto per assicurare la massima tutela del paesaggio e la massima chiarezza e celerità dei processi autorizzativi.

Nei prossimi mesi lavoreremo ancora più intensamente, di concerto con i ministeri competenti, per modificare le attuali norme che tutelano il paesaggio al fine di  garantire contestualmente l'effettiva protezione di un bene fondamentale quale è il paesaggio assicurando il rispetto di tempi e procedure certe per l'esperimento delle pratiche edilizie".
 
 
 
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