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CNAPPC
 

Cnappc: studi di settore inadatti a classificare l'attività degli architetti

 
Testata:
edilportale.com
 
Data:
22-02-2010
 
 
Ancora una nuova dura presa di posizione degli architetti italiani contro gli studi di settore. Nonostante le sollecitazioni alla Agenzia delle Entrate e alla Commissione degli Esperti per gli Studi di settore, le osservazioni dei progettisti italiani sono rimaste, per l'ennesima volta, disattese.
Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) ha chiesto da tempo, e purtroppo invano, modifiche strutturali al software, la modifica e l'aggiornamento dei quadri delle aree specialistiche e delle tipologie dell'attività - che sono oggi inadatte a classificare in modo realistico l'attività svolta dagli architetti - la risoluzione delle problematiche legate agli acconti e al ritardato pagamento delle parcelle, dei minimi provinciali e dell'intervallo di confidenza per i quali si riconoscono delle criticità (leggi tutto).  
(...)
"La mancata introduzione, ora, negli Studi di Settore, delle modifiche richieste dagli architetti, - afferma - il consigliere delegato al tema, architetto Luigi Mirizzi - conferma ancora una volta che al Governo sembra sfuggire che la crisi in atto stia da tempo colpendo in modo rilevante gli studi professionali, come segnalano tutti gli indicatori economici, e che siano necessari segnali di attenzione nei confronti delle libere professioni che sono a rischio di forte impoverimento".
Alla luce di tutto ciò il CNAPPC ha espresso nella riunione della Commissione degli Esperti - attraverso il consigliere Luigi Mirizzi - voto contrario all'approvazione dello Studio di Settore VK18U, ritenendo che gli stessi siano inadatti a classificare in modo adeguato e realistico la realtà economica-contributiva dalla categoria professionale.
 
 
 
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