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CNAPPC
 

Decreto "Salva Italia": le perplessità degli Architetti

 
Testata:
edilio.it
 
Data:
12-12-2011
 
 

Secondo il Consiglio Nazionale degli Architetti, le ripetute modifiche al Codice dei Contratti e al Regolamento, introdotte con provvedimenti omnibus come il D.L. n°70/2011 (Sviluppo) ed il D.L. 201/2011 (Salva Italia), continuano a frammentare il quadro normativo del settore dei lavori pubblici. "Nel giro di pochi mesi - sottolinea Rino La Mendola, vicepresidente del Consiglio Nazionale degli architetti e responsabile del Dipartimento Lavori Pubblici - abbiamo assistito a ripetute modifiche di norme che riguardano gli appalti e l'affidamento dei servizi di architettura e di ingegneria.
Il Decreto sviluppo, ad esempio, appena qualche mese fa, aveva introdotto una norma che, nelle gare di appalti, forniture e servizi, sottraeva il costo del lavoro al ribasso, al fine di tutelare i minimi salariali del personale (comma 3 bis dell'art.81 del codice). Con il Decreto Salva Italia tale dispositivo è stato abrogato, vanificando il lavoro svolto dai Consigli Nazionali delle Professioni Tecniche, che erano stati tempestivi a proporre all'Autorità di Vigilanza un documento che determinava un criterio per il calcolo di tale costo del personale nei servizi di architettura e di ingegneria.

(...)

 

 
 
 
 
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