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Ambiente: Architetti, Consiglio Nazionale, "riqualificazione urbana deve essere priorità" - i dati di una ricerca Cresme sul patrimonio edilizio - "soddisfatti per il "piano città" lanciato dal viceministro Ciaccia"

 

Roma, 30 marzo 2012. Il valore della produzione nelle costruzioni nel 2011 è ammontato a 213 miilardi di euro; di questi 133 miliardi sono stati destinati a investimenti di riqualificazione del patrimonio esistente. La riqualificazione, il 63% dell'intero valore del mercato, rappresenta, quindi, il principale mercato di riferimento e sarà il principale motore di sviluppo del settore dell'edilizia. 

Sono questi solo alcuni dei dati del rapporto sullo stato del patrimonio edilizio delle nostre città che il Cresme ha realizzato per il Consiglio Nazionale degli Architetti, per l'Ance  e per Legambiente. I dati fanno parte di una ricerca che sarà anticipata ed illustrata dal direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini, nel corso del Convegno di studi "Un piano per le città", trasformazione urbana e sviluppo sostenibile"  organizzato dall'Ance per il prossimo 3  aprile a Roma.  (Ance, Sala Colleoni, Via Guattani 16, ore 9,30).

Architetti, costruttori ed ambientalisti hanno  lanciato insieme  il programma, "RI.U.SO -  CITTÀ E RIGENERAZIONE URBANA -  per promuovere iniziative volte ad incentivare la rigenerazione urbana sostenibile, consapevoli del fatto che non sia ormai più differibile mettere in sicurezza il patrimonio edilizio obsoleto, e rilanciare i settori dell'edilizia e della progettazione che, in questo particolare momento di crisi economica, sono in grave difficoltà.

Per gli architetti italiani la riqualificazione, organica e strutturata,  del patrimonio immobiliare del  Paese "deve rappresentare  una priorità per garantire la qualità e la sicurezza dell'habitat per i cittadini e per promuovere i valori culturali del territorio italiano; può anche rappresentare un importante volano economico per il settore delle costruzioni, incentivando la ricerca e l'innovazione tecnologica. Occorre,  quindi,  coniugare la necessità di preservare il territorio e di mettere un serio freno al consumo di suolo, con un progetto di sviluppo e di trasformazione urbana improntata alla manutenzione, alla riqualificazione energetica degli edifici  e a garantire ambienti urbani più vivibili, più verdi e più adeguati alle esigenze dei cittadini".

"Per questo motivo accogliamo positivamente - sottolinea il Consiglio Nazionale degli Architetti - "il piano città a 360 gradi"annunciato dal viceministro delle Infrastrutture, Mario  Ciaccia  al quale il Governo sta lavorando  al fine di incentivare interventi di riqualificazione urbana. Gli architetti italiani mettono a disposizione le loro capacità e le loro competenze per la realizzazione di questo importante progetto nel quale possono essere parte attiva e propositiva per affrontare  aspetti fondamentali per la vita dei  cittadini del nostro Paese, quali quelli  del contenimento dei consumi energetici, dell'emergenza sismica e idrogeologica  e della  vivibilità delle nostre città".

Proprio su questi temi il Consiglio Nazionale degli Architetti, Ance e Legambiente hanno chiamato a confrontarsi rappresentanti delle istituzioni, della politica, dell'economia e  della filiera dell'edilizia nel corso del Forum "Casa e Città per disegnare un futuro possibile" - iniziativa che si svolge nell'ambito del programma "RI.U.SO -  CITTÀ E RIGENERAZIONE URBANA -  che si terrà a Milano il 20 e 21 aprile prossimi nell'ambito dei "Saloni 2012". Nel  corso del Forum saranno presentati i dati completi della ricerca del Cresme sul patrimonio edilizio del nostro Paese.

 
 
 
 
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