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CNAPPC
 

Elezioni: architetti, serie e responsabili politiche urbane

 
Testata:
Adnkronos
 
Data:
25-01-2013
 
 

''Le politiche urbane, escluse da oltre venti anni da qualsiasi investimento ed intervento, dovranno essere prioritarie nella prossima Legislatura, chiunque sara' chiamato a governare il Paese: ci aspettiamo, pertanto in questo senso, impegni precisi, credibili ed autorevoli. Serve investire sulla sicurezza dei territori, sulla rigenerazione delle citta', sulla qualita' dell'habitat cittadino in modo la socialita' possa svolgersi nel modo piu' idoneo; serve anche investire sulla bellezza, peculiarita' del nostro Paese, troppo spesso purtroppo dimenticata''. Cosi' il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. ''Sara' poi importante -per il Consiglio Nazionale- che prenda avvio un nuovo Piano di housing sociale, cosi' come gli architetti italiani da tempo prospettano. Affrontando il tema della sempre crescente domanda abitativa delle fasce sociali che non hanno la possibilita' di accedere al libero mercato, l'housing sociale non solo permetterebbe di far ripartire l'intero comparto dell'edilizia, ma consentirebbe anche ai cittadini in grado di beneficiarne di avere finalmente a disposizione abitazioni sicure, progettate e realizzate con sistemi ecologicamente avanzati ed in grado di realizzare l'ormai indispensabile risparmio energetico''. Il Consiglio Nazionale ricorda poi che ''le citta' sono la struttura portante di questo Paese, la sua spina dorsale: sulle citta' si deve tornare ad investire per non perdere il treno dello sviluppo, con un programma strategico capace di convogliare in questa direzione le risorse gia' disponibili e quelle da reperire. Per realizzarlo occorre, pero', mettere definitivamente da parte i faraonici investimenti in grandi opere o in improbabili infrastrutture, indirizzando, al contrario, la risorse innanzitutto verso la cura ed il mantenimento degli edifici pubblici e privati e individuando nuova strategie che in modo integrato affrontino il problema, tra l'altro, della mobilita', del ciclo dei rifiuti, dei trasporti e degli spazi pubblici''. Le case, le scuole, le fabbriche, gli spazi pubblici, conclude, ''devono essere caratterizzati da standard ambientali e di sicurezza molto piu' elevati di quelli attuali. Per questo e' necessaria una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini e una preparazione tecnica e progettuale sempre piu' qualificata che gli architetti italiani sono in grado di fornire''.

 
 
 
 
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