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CNAPPC
 

Consumo del suolo, rischio paralisi

 
Testata:
Il Sole 24Ore
 
Data:
09-04-2014
 
Autori:
Giuseppe Latour e Giorgio Santilli
 
 

Va avanti il Ddl Catania-De Girolamo sul divieto di consumo del suolo e la battaglia alla Camera si infiamma. Ieri è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti e le proposte depositate, che andranno in votazione a partire dalla prossima settimana, sembrano spaccare in due la discussione: da una parte c'è chi vuole tirare dritto sulla strada segnata dagli ex ministri dell'Agricoltura dei governi Monti e Letta, magari allargando le aree sottoposte a vincolo di inedificabilità; dall'altra c'è chi esprime grave preoccupazione per il rischio che le modalità definite dal Ddl possano paralizzare qualunque attività (anche pianificata) e lamenta l'assenza di misure riequilibratrici per incentivare la rigenerazione urbana.
(...)
Nel mirino c'è, soprattutto, il meccanismo fissato dall'articolo 4: stabilisce che Regioni e Comuni, con la rispettiva strumentazione urbanistica, devono individuare da subito le aree suscettibili di rigenerazione e recupero. Fuori da questi limiti ai Comuni «è vietata la realizzazioni di interventi edificatori privati».
Uno schema così rigido, per il presidente dei costruttori Ance, Paolo Buzzetti, «rischia di bloccare opere utili e importanti investimenti economici necessari per la modernizzazione e riqualificazione delle aree urbane». Mancano, poi, incentivi al recupero. Il presidente del Consiglio nazionale architetti, Leopoldo Freyrie: «In assenza di norme che promuovano effettivamente la rigenerazione urbana, sarà impossibile rispondere alle esigenze abitative e sociali e si bloccherà ogni trasformazione delle città».
(...)



Roberto Morassut (Pd): «Norme da rifare, incentiviamo la rigenerazione»

 
 
 
 
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