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"Progetti e gare: solo così si cambia"

 

Ordine Architetti di Bologna: la Mostra «Nib 3+» e un convegno alla Cappella Farnese

Testata:
la Repubblica
 
Data:
27-09-2007
 
Autore:
Francesca Parisini
 
 
Un parete di casse d'acqua minerale blu e arancio accoglie il visitatore e lo accompagna nel percorso della mostra. L'allestimento è simbolico: l'architettura in Italia ha bisogno di acqua fresca e chi meglio dei giovani architetti può essere fonte di acqua fresca? La mostra «Nib 3+» si apre per iniziativa dell'Ordine degli Architetti domani in Galleria d'Accursio, in piazza Re Enzo. Ma l'esposizione è preceduta oggi da un appuntamento con una delle questioni più attuali in tema di architettura, urbanistica o, più in generale, del futuro delle città. È il tema dei concorsi di architettura. «Il concorso è una gara di progetti - spiega Alessandro Marata, presidente dell'Ordine bolognese - non di architetti, per cui ciò che vince è la migliore soluzione possibile per un problema». Di questo si parlerà oggi dalle 18 in un convegno che si tiene a Palazzo d'Accursio con la partecipazione di Virginio Merola, assessore all'Urbanistica, Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazione Carisbo, Raffaele Sirica, presidente dell'Ordine nazionale, ed altri come Simona Leggeri e Alessia Guarnaccia, rispettivamente presidente del comitato nazionale dei giovani imprenditori edili e dell'associazione nazionale dei giovani architetti.
Il filo conduttore dell'iniziativa, che arriva seconda dopo quella analoga organizzata dal Comune qualche mese fa, è di aprire il difficile mondo dell'architettura alle giovani generazioni, come racconta il logo della giornata: «+ concorsi, + giovani, + architettura», dove la somma dovrebbe garantire alle nostre città una qualità superiore all'attuale. «In Italia - continua Marata - , quando si parla di architettura, si parla poco di concorsi, ma è l'unico modo per fare affacciare alla professione di qualità i giovani progettisti. Negli altri paesi, i concorsi non sono considerati un dovere, bensì un diritto. Un'opera architettonica costa molto ed è un diritto per le amministrazioni scegliere la soluzione migliore in cui investire».
La mostra è un evento itinerante che dal 1999 segue i giovani progettisti che si sono auto-candidati per prendervi parte. Oltre 486 architetti coinvolti hanno inviato 96 progetti vincitori di concorsi che ora arrivano anche a Bologna, nonostante pochi siano i giovani locali rappresentati. «Bologna sconta il ritardo dell'Italia sui concorsi aperti, quelli cioè in cui chiunque può partecipare - risponde Marata - . Non sono di questo tipo il concorso per la nuova stazione, che era ad inviti, o per la nuova sede del Comune, per il quale la progettazione architettonica era solo una parte, compresa in un piano finanziario e gestionale. Bologna inoltre è una città di scarsa partecipazione sull'architettura contemporanea, soffre di nostalgia, e rende dura la vita all'innovazione».
Certo è che progettare un palazzo, un nuovo quartiere implica una responsabilità che altre forme di espressione creativa non hanno, una responsabilità che va a braccetto con la possibilità di incidere sulla qualità di chi vive quegli edifici. E uno dei fantasmi con cui misurarsi è quello della sicurezza e del degrado, benchè, come replica Marata «non vi sia una relazione diretta di causa ed effetto». Due esempi: «Il quartiere Barca a Bologna non ha funzionato non per il progetto architettonico, che rimane valido, ma perché ha sofferto limiti dal punto di vista politico-funzionale. In positivo, l'esempio è Barcellona, dove Josep Acebillo, tra gli autori della rinascita della città, racconta che si è proceduto per interventi di "agopuntura urbana": un centinaio di piazze realizzate, panchine per il pubblico, luoghi per i giovani hanno ristretto le zone occupate dal degrado, fino a farle scomparire».

Il convegno
Il convegno «Nib 3+» si tiene oggi alle 18 in Cappella Farnese. Intervengono Alessandro Marata, presidente Ordine Architetti Bologna, Luigi Centola, studio Centola & Associati, Virginio Merola, assessore all'Urbanistica, Fabio Roversi Monaco, presidente Fondazione Carisbo, Simona Leggeri, presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori Edili dell'Ance, Alessia Guarnaccia, presidente dell'Associazione Nazionale Giovani Architetti, Nicola Leonardi, direttore rivista «The Plan», Raffaele Sirica, presidente Consiglio nazionale Architetti. A seguire alle 20 l'inaugurazione della mostra omonima in Galleria d'Accursio, piazza Re Enzo, che rimarrà aperta al pubblico da domani al 10 ottobre (lun-ven ore 15-20, sab e dom 10-13 e 15-20).

 
 
 
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