Professioni, c'è la riforma CupPresentato al parlamento il progetto di iniziativa popolare
Testata:
Italia Oggi
Data:
30-11-2007
Autore:
Benedetta P. Pacelli e Gabriele Ventura
La riforma delle professioni targata Cup approderà in parlamento. È stato raggiunto e superato, infatti, il quorum delle 50 mila firme necessario per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare, redatta dal Coordinamento di rappresentanza degli ordini, guidato da Raffaele Sirica. L'iniziativa di raccolta firme, partita a giugno scorso, è stata stoppata dal Comitato promotore, coordinato da Pietro De Paola (geologi), al raggiungimento di 80 mila sottoscrizioni. Che sono state consegnate ieri, allegate alla proposta di legge, all'Ufficio servizio per i testi normativi della camera. Un nuovo testo di riforma delle professioni, quindi, che tra qualche mese affiancherà quello attualmente in discussione a Montecitorio, firmato dai due relatori Pierluigi Mantini e Giuseppe Chicchi. Che in più punti, però, non soddisfa gli ordini, come è emerso, del resto, dal documento unitario inviato dal Cup ai due parlamentari di maggioranza. «Perché eleva al rango di professione», si legge nella nota diramata dal Comitato del Cup, «qualunque lavoro intellettuale; perché gli attestati di competenza possono essere rilasciati dalle associazioni anche sulla base di percorsi formativi alternativi a quelli universitari; perché alle associazioni viene concesso il potere di identificare la professione; perché non è stata prevista una netta distinzione tra professione intellettuale e impresa; perché non fa esplicitamente salve le attuali professioni regolamentate e non fissa precisi criteri sulla eventuale loro unificazione, sui loro percorsi formativi e sulle competenze». Il successo raggiunto è stato commentato con soddisfazione anche a Roma, nel corso del primo simposio del congresso nazionale dei consulenti del lavoro, da Raffaele Sirica (Cup). Anche se Pierluigi Mantini, uno dei due relatori di maggioranza alla riforma delle professioni, ha rinnovato la disponibilità ad accogliere i suggerimenti utili a migliorare l'impianto della legge. Che, ha ricordato a chiare lettere, «delega agli ordini stessi il compito di riformarsi». La tavola rotonda è stata anche l'occasione per rinsaldare la collaborazione fra le diverse anime del mondo ordinistico. (...).
Su Il Sole 24 Ore Mantini apre agli Ordini: Miglioriamo la riforma |
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