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Sisma: Ricostruzione; Federazione Ordini degli Architetti dell'Emilia e Consiglio Nazionale lanciano allarme su infiltrazioni mafiose.

 

Bologna, 14 giugno 2012. La Federazione degli Ordini degli Architetti dell'Emilia Romagna e il Consiglio Nazionale degli Architetti lanciano l'allarme sul pericolo di infiltrazioni mafiose nelle operazioni di ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto ed esprimono la necessità di vigilare in modo inflessibile nei confronti di comportamenti di professionisti contrari al codice deontologico.


La stessa emanazione del D.L. 6 giugno 2012, n.74 - contaminato dal clima di forte urgenza che contraddistingue ormai da troppo tempo gli atti del Paese - suscita un'istintiva condivisione di intenti ed obiettivi, ma suscita anche, purtroppo, grave preoccupazione circa gli effetti, poco controllabili, che - prevedibilmente -  esso produrrà sul sistema amministrativo, sociale e produttivo.
Proprio per queste motivazioni e preoccupazioni la Federazione sta attivando, su tutto il territorio colpito dal sisma, la realizzazione di tavoli di confronto aperti alle associazioni di categoria, alle rappresentanze dei comuni, a quelle dei consumatori, nonché ad Ordini e Collegi Professionali, per la stesura di un protocollo etico, unitariamente concordato e condiviso, per sostenere ulteriormente le azioni nella fase di emergenza e per definire le regole della ricostruzione dei territori colpiti e della loro identità.


Per quanto riguarda le azioni intraprese subito dopo il terremoto già dalla mattina di domenica 20 maggio la Federazione, pur in assenza di specifici protocolli di attivazione, ha prontamente reso disponibile all'Agenzia Regionale della Protezione Civile, l'elenco e le disponibilità di prima partenza dei 138 professionisti volontari abilitati alla ''Gestione tecnica dell'emergenza sismica - rilievo del danno e valutazione di agibilità''. Da segnalare che quell'elenco era composto in maggioranza da architetti dell'Emilia Romagna grazie alla specifica attività formativa promossa dalla stessa Federazione nel 2011, in attuazione del Protocollo d'Intesa siglato con la Regione nell'ambito dell'accordo quadro nazionale sottoscritto tra il Consiglio Nazionale degli Architetti ed il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, oltre che ai Centri di Coordinamento Provinciali.


Allo stesso tempo la rete locale degli Ordini, soprattutto di quelli delle Province colpite dal sisma, si sono attivati per garantire un efficiente livello di comunicazione e per trasmettere, attraverso i propri canali, esigenze ed informazioni al fine di agevolare gli interventi di soccorso e di aiuto ai cittadini. Al fine poi di sostenere l'attività di supporto tecnico alle Amministrazioni e per effettuare i sopralluoghi al patrimonio edilizio danneggiato, sono state comunicate alle Autorità preposte ulteriori disponibilità (sulla base di elenchi aggiornati ed in continuo incremento) di professionisti volontari provenienti dall'intero territorio nazionale. Ad oggi, pur in un quadro di difficile operatività, risultano impiegati negli interventi di istituto previsti dalla fase di emergenza i soli professionisti abilitati mentre non è ancora stato possibile attivare alcuna altra risorsa messa a disposizione.

 
 
 
 
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