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DDl difesa suolo: Architetti, Consiglio Nazionale, "soddisfazione per l'iniziativa, manca però approccio organico"
Roma, 17 settembre 2012. "Esprimiamo soddisfazione per l'iniziativa legislativa del Governo volta a limitare il consumo dei suoli agricoli che traccia la strada per un intervento di contenimento nell'uso dei suoli liberi, da tempo invocata dagli architetti italiani: altrettanto importante è la norma secondo la quale i fondi degli oneri di costruzione devono essere destinati agli spazi pubblici e ai servizi e non alle spese generali e generiche dei Comuni che, in questo modo, non saranno più indotti a fare cassa autorizzando costruzioni isolate in un deserto di strade, servizi e negozi".
Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
"Auspichiamo, però che - in sede di approvazione del DDL da parte del Parlamento - vengano superati alcuni limiti presenti nella iniziativa, come quello che riserva la proposta di contenimento del consumo di suolo ai soli terreni agricoli, dimenticando quelli non coltivati; occorre, poi, incentivare con maggior forza il riuso dei terreni già urbanizzati e delle costruzioni esistenti, penalizzando fiscalmente gli interventi in suoli liberi".
"Gli architetti italiani - continua il Consiglio Nazionale - sollecitano Governo e Parlamento a realizzare interventi legislativi più coordinati, finalizzati alla rigenerazione urbana e dei territori, perché iniziative positive come questa - senza un approccio organico e se non collegate alle politiche di risparmio energetico, al Piano per le Città, alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio e monumentale esistente - rischiano di essere ben poco efficaci.".
"L'invito è quello di elaborare e di realizzare un Programma Nazionale di Rigenerazione Urbana Sostenibile, come quello proposto dagli architetti italiani che prevede una strategia di valorizzazione del territorio unitaria e complessa, per poi verificare le integrazioni, le correzioni di leggi e di regolamenti alla luce degli obiettivi generali".
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