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Expo 2015: Architetti, Consiglio Nazionale, "almeno il Padiglione Italia sia realizzato per concorso"

 

Milano, 23 ottobre 2012.  "A nome del Consiglio Nazionale degli  Architetti, mi rivolgo a lei perché almeno il progetto del Padiglione Italia sia realizzato per concorso, dando, in tal modo, il segno dell'impegno dell'Italia nel premiare la qualità dei progetti migliori, sulla base di merito e capacità".

Inizia così la lettera aperta che il Presidente degli architetti italiani, Leopoldo Freyrie, ha inviato a Diana Bracco, Commissario per il Padiglione Italia a Expo 2015 con la quale offre la consulenza del Consiglio Nazionale degli Architetti per definire il bando e il software per organizzare il concorso on line per la scelta del miglior progetto per la realizzazione del Padiglione.

"Il Padiglione Italia - continua la lettera - sarà il vero lascito di Expo 2015 alla comunità, essendo destinato ad essere utilizzato anche dopo l'Esposizione: per questo motivo  deve diventare il simbolo della buona architettura italiana e della coerenza delle costruzioni di Expo con il tema della sostenibilità ambientale e sociale posto a fondamento dell'evento".

Il Consiglio Nazionale degli Architetti ha più volte sottolineato come l'appuntamento del 2015 dovesse essere l'occasione per affermare il valore collettivo della buona architettura e di regole trasparenti nell'affidamento degli incarichi pagati con i soldi pubblici. Ma l'Italia, Paese che ospita l'Esposizione mondiale, non ha, invece, bandito alcun concorso di architettura, preferendo fare tutto "in house", attraverso le partecipate regionali e comunali, in beffa alla concorrenza e soprattutto alla necessità di una selezione pubblica e meritocratica dei progetti migliori.

Gli architetti italiani esprimono nuovamente al Commissario Bracco la loro disponibilità a fornire  "tutto il supporto per arrivare, in quattro mesi, ad avere un progetto di qualità scelto, pubblicamente tra tutti coloro che vorranno mettere il loro talento a confronto", nella consapevolezza che l'architettura sia un elemento fondante della cultura del nostro Paese e che non esiste alcun buon motivo per rinunciarvi.

 
 
 
 
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