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Crediti P.A.: Architetti, Consiglio Nazionale "vantiamo crediti per 500 milioni, Governo recepisca Direttiva Ue sui tempi dei pagamenti"

 

 Roma, 31 ottobre 2012. "Gli architetti italiani vantano crediti dalla P.A. per circa 500 milioni di euro sul totale di circa 2 miliardi che lo Stato deve al comparto della progettazione delle opere pubbliche. Si tratta di una situazione assolutamente insostenibile e che deve trovare soluzione in tempi brevissimi anche attraverso l'integrale recepimento della Direttiva Ue che impone tempi di pagamento tra i 30 e i 60 giorni. Solo così sarà possibile dare respiro ad un mercato - come quello della progettazione - che registra eccezionali ed insopportabili dinamiche di flessione".

Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

 "E' opportuno ricordare l'abnorme situazione dei debiti della Pubblica Amministrazione che, nel 2011, sono ammontati, secondo le stime del Financial Intermediation European Studies, a 168 miliardi di euro. Secondo la Banca d'Italia, inoltre, l'ammontare dei debiti non pagati nel 2011 dalla PA è stato pari a 70 miliardi di euro. Nel solo settore delle opere pubbliche si stima che la dimensione finanziaria dei ritardi di pagamento della P.A. alle imprese che realizzano lavori pubblici sia in costante crescita ed abbia  raggiunto ormai  19 miliardi di euro sui 70 stimati dalla Banca d'Italia".

 "Confidiamo che nel recepimento della Direttiva europea venga inserito anche il settore dei lavori pubblici perché un intervento che li escludesse rappresenterebbe un colpo mortale, oltrechè per il settore delle costruzione anche per quello della progettazione che -  per la stragrande sua parte -  è composto da studi professionali di piccole o piccolissime dimensioni".

 
 
 
 
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